TERAMO – Il Comune di Teramo, per primo, attiva i PUC (Progetti Utili alla Collettività) in biblioteca e, dopo due anni di chiusura causa Covid, la “Delfico” potrà contare sulle nuove energie di 10 persone percettori del Reddito di Cittadinanza, altamente istruite e con un’età tra i 25 e i 45 anni. L’iniziativa è stata illustrata questa mattina, nel corso di una conferenza stampa alla presenza del Sindaco Gianguido D’Alberto, dall’Assessore al Sociale del Comune di Teramo Ilaria De Sanctis, l’Assessore ai Beni e attività culturali della Regione Abruzzo Daniele D’Amario e dal responsabile della Biblioteca “Delfico” Dimitri Bosi.
Con l’attivazione dei PUC per i servizi bibliotecari “la ‘Delfico’, che è il cuore pulsante della città di Teramo – ha dichiarato D’Amario – diventa anche un luogo dove fare welfare. Con la legge di riordino del sistema bibliotecario regionale che abbiamo presentato, che prevede anche la possibilità di gestione condivisa con gli enti locali, partirà anche per questa struttura un momento di rilancio”.
“Dopo due anni di chiusura pandemica – ha detto Dimitri Bosi – la riapertura della Biblioteca verso la città e verso il sociale è un momento importante. Il progetto di attivare i PUC e inserire nei servizi bibliotecari i percettori del reddito di cittadinanza, avviato su impulso dell’Assessorato regionale alle attività culturali, non potrà che dare nuovo impulso e nuova energia all’attività della Delfico”.
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Alla biblioteca di Teramo prima esperienza per i percettori di Reddito di cittadinanza
(REGFLASH) Pescara, 11 feb. – Nasce a Teramo la prima esperienza di riqualificazione professionale dei percettori del Reddito di cittadinanza in ambito culturale mediante i progetti Puc (Progetti utili alla collettività). La biblioteca regionale “Delfico” si avvarrà dell’opera di 10 disoccupati percettori del Reddito di cittadinanza per incrementare e migliorare il servizio in favore della città. La nuova collaborazione Regione-Comune di Teramo è stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte l’assessore regionale alla Cultura, Daniele D’Amario, il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, l’assessore comunale alla Cultura, Ilaria De Sanctis e il responsabile della struttura culturale, Dimitri Bosi.
“A Teramo – ha esordito l’assessore D’Amario – si materializza la sfida di coniugare welfare e cultura come opportunità di crescita e formazione per i disoccupati. Ma soprattutto si materializza quella sfida che l’assessorato alla Cultura ha voluto raccogliere quando ha chiesto ai Comuni che ospitano strutture culturali regionali di attivare i cosiddetti progetti Puc che prevedono l’utilizzo dei disoccupati, percettori di Rdc nella realizzazione di attività in ambito culturale e sociale. Proprio qui alla Delfico – ha aggiunto D’Amario – Regione e Comune sono riusciti a valorizzare le capacità della cultura di generare lavoro e riqualificazione professionale. In questo modo, da un lato si potenziano i servizi delle città che aderiscono ai progetti Puc e dall’altro si genera in favore di disoccupati un percorso di qualificazione professionale che potrebbe aprire nuova strade nel mercato del lavoro”.
L’assessore D’Amario, nel corso della conferenza stampa, ha voluto mettere l’accento “sulla complessa attività legislativa predisposta dal suo Dipartimento attraverso la redazione di un progetto di legge relativo al sistema culturale regionale, nel quale molti articoli sono dedicati alla creazione di un sistema bibliotecario regionale che prevede forme di gestione integrata degli istituti culturali”.
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