“La lotta alla mafia dev’essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale , dell’ indifferenza, della contiguità e quindi della complicità .” Così scriveva Paolo Borsellino ad una scuola, pochi giorni prima di morire.
La “promozione della cultura democratica”, come strumento per contrastare le associazioni mafiose, fu introdotta dal Ministero della Pubblica Istruzione (25 ottobre 1993 circolare n.302) tesa a valorizzare il ruolo della scuola nella comunità civile mediante iniziative per valorizzare la memoria storica, la conoscenza dei principi di legalità, dei diritti umani, della Costituzione Italiana. Se la mafia è un’istituzione antistato è compito della scuola rovesciare questo processo perverso, formando i giovani alla cultura dello stato e delle istituzioni.
In Italia il principale nemico della mafia è la D.I.A., l’organismo interforze con il compito esclusivo delle attività di investigazione attinenti alla criminalità organizzata. Tra gli obiettivi strategici perseguiti dal nuovo direttore Prefetto Maurizio Vallone, assume particolare rilievo per la sua attualità quello della educazione alla legalità , che viene sviluppato dalla DIA con più strumenti e in diverse fasi.
E’ di questo che si è parlato nella sede della DIA nell’incontro al quale è stata invitata anche una rappresentanza del Premio Borsellino. Presenti il Direttore della Dia Prefetto Maurizio Vallone, il Procuratore nazionale antimafia Cafiero De Raho, il vice capo della Polizia vittorio Rizzi, il Prefetto Luigi Savina, il Generale di Corpo d’Armata della G. di F. Antonino MAGGIORE Direttore della Direzione Centrale Servizi Antidroga, del Generale di Brigata dei CC Fabio CAIRO Direttore del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, del Dirigente Generale della Polizia di Stato Antonio BORRELLI, e i vertici della DIA , rappresentanti di Finanza e Carabinieri.
Incontri nelle scuole, nelle parrocchie, in piazza (appena possibile) a Cosenza, Roma ma anche Napoli con Don Aniello Manganiello e don Luigi Ciotti (18 marzo) e due incontri in Abruzzo in Aprile e Maggio in collaborazione con il Presidente della commissione parlamentare antimafia Nicola Morra presente all’incontro .