“Nell’odio nazista non c’è razionalità: è un odio che non è in noi, è fuori dell’uomo. Non possiamo capirlo; ma possiamo e dobbiamo capire di dove nasce, e stare in guardia. Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre» (“Se questo è un uomo” – PRIMO LEVI)

Nell’ambito del “Premio Borsellino tutto l’anno”, l’associazione “Falcone e Borsellino”  organizza  anche in Provincia di Teramo per  la “Giornata della Memoria” 2022  4 incontri nelle scuole  – segnalati anche sul sito del MIUR – sul tema “Se capire è impossibile, conoscere è necessario” che si svolgeranno:

– Martedi  25  gennaio  alle ore 10,30 presso  Istituto comprensivo TE 5 “Falcone e Borsellino”  via Cona,  con il saluto Della Dirigente scolastica Letizia Fatigati, la relazione dell’Avvocato Luigi Guerrieri e del Prof Filippo Lucci.

– Mercoledi  26 gennaio  alle ore 10,30 presso  Istituto comprensivo di Nereto (Sala Allende)   con il saluto della Dirigente scolastica  Laura D’Ambrosio,  della Prof. Stefania Pompeo responsabile del progetto e la relazione dell’Avvocato Luigi Guerrieri.

– Giovedi  27 gennaio  alle ore  alle ore 10,30 presso  Istituto comprensivo TE 4  San Nicoò,  con il saluto della Dirigente scolastica  Adriana Piscella e la relazione dell’Avvocato Luigi Guerrieri.

– Giovedi  27 gennaio  alle ore  alle ore 10,00 presso  Istituto comprensivo  di Pineto (Sala polifunzionale)   con i saluti della Dirigente scolastica  Sabrina Del Gaone e del Sindaco Robert Verrocchio, e  la presentazione del Film “La vita è bella” a cura del giornalista Leonardo Nodari.

Quattro momenti di grande valore culturale, per ricordare le vittime dell’Olocausto e, soprattutto, per interrogarsi sul perché della Shoah e della discriminazione dell’uomo contro altri uomini. Quattro incontri educativi ed educativi per fare in modo che gli studenti sviluppino quella “coscienza critica necessaria per cogliere gli elementi negativi dei nostri tempi che possono riproporre i germi del genocidio,  dell’intolleranza e dell’odio razziale che la storia ha sconfitto”  come ben chiarito dal Ministro all’istruzione  Bianchi .

“La Giornata della Memoria” non serve  solo a commemorare quei milioni di  persone uccise crudelmente e senza nessuna pietà ormai quasi 80 anni fa. “Serve a ricordare che ogni giorno esistono tante piccole discriminazioni verso chi ci sembra diverso da noi”.  Ci ricorda che verso queste discriminazioni non alziamo abbastanza la voce e che spesso, per comodità e opportunismo, ci nascondiamo  in quella che gli storici chiamano la zona grigia. Si tratta di una zona del nostro comportamento, a metà tra il bianco e il nero, tra l’innocenza e la colpevolezza. In questa zona ad avere la meglio, alla fine, è l’indifferenza per chi viene isolato e non accettato. Per evitare che una tragedia come quella dell’Olocausto si ripeta occorre ricordare e soprattutto capire.