CAMPLI – Roberto Ricci, docente del Liceo Classico Delfico di Teramo, storico ed uomo della cultura tra i più apprezzati nella Regione, e non soltanto, farà parte da domani, lunedì 17 gennaio, dello staff del Ministro Patrizio Bianchi, alla Pubblica Istruzione. Addio alla scuola? “No è un incarico a tempo e non saprei quantificarne la consistenza” dichiara il Prof. Ricci, emozionato e non poco quando gli riferiamo che il titolo che daremo al servizio è “Roberto Ricci sulla scia di Settimio Costantini”.

Non scherziamo, lui è un paradigma, un teramano che ha fatto la storia culturale, politica, amministrativa ed anche giornalistica, fondando il «Corriere abruzzese»“.

E’ indubbiamente vero, ma prima di Roberto Ricci fu proprio Costantini l’ultimo teramano a mettere piede nel Ministero della Pubblica Istruzione. Eravamo alla fine del 1800, oltre due secoli or sono: “Questo è un motivo in più per studiarlo come merita, ed il mio essere cittadino di Campli, che sa di universalità, quasi lo impone“.

Laureato in filosofia presso l’Università degli studi di Urbino, è docente di filosofia e di storia nel Liceo Ginnasio Delfico di Teramo; i ragazzi lo hanno salutato in tanti sui social e lui li ringrazia indistintamente, precisando “sia gli attuali sia i tanti ex che mi hanno scritto o telefonato congratulandosi. I miei 30 anni di insegnamento hanno aperto le porte ad un mondo che ha problemi e problematiche diverse. Non so esattamente cosa mi sarà chiesto dal Ministero, ma cercherò di fare del mio meglio“, aggiunge Ricci con quel pizzico di modestia che è tipica delle grandi persone.

A Roma è comunque di casa; da anni vi si reca settimanalmente per i suoi studi. Se fino a ieri, comunque, era un tragitto da week-end, adesso il processo è invertito: sarà stabilmente nella capitale, magari in albergo, e poi a casa, nei fine settimana. “In effetti è così, tant’è che mi appresto a partire per Roma. Non nascondo una certa commozione che viene accentuata dai tanti attestati di affetto ricevuti. La mia Campli ha vissuto questo incarico come fosse stato attribuito a tutta la città, rendendomi orgoglioso d’essere camplese e teramano“.

Roberto Ricci non dimentica la scuola ed il rapporto avuto con i suoi ragazzi “….è stato fondamentale nel mio processo evolutivo” e poi, come un ragazzino alla vigilia del primo giorno di scuola, ci ricorda che deve organizzare la partenza e che ha poco tempo da riservarci, ma un’ultima curiosità, comunque, riusciamo a scioglierla. Se è vero che “la chiamata” da parte del Capo di Gabinetto della segreteria del Ministero dell’Istruzione, dott. Luigi Fiorentino, è di ieri, va detto che faceva seguito a dei rapporti professionali che si erano infittiti particolarmente negli ultimi due o tre mesi, quelli evidentemente decisivi.

Buon lavoro professore; con lei gonfiamo il petto, un po’, anche noi.