PIETRACAMELA – In Italia, il servizio del soccorso alpino è affidato a ” volontari ” del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico del C.A.I. ai sensi di una Legge di protezione civile, la numero 74 del 21.03.2001 e non a professionisti come avviene in altri paesi Europei.
Ad esempio, in Francia, il servizio del soccorso alpino è affidato alla gendarmeria nazionale la quale vanta due unità specializzate; i plotoni della gendarmeria di alta montagna ( PGHM ) e i plotoni della gendarmeria di montagna (PGM).
Anche in Italia il servizio del Soccorso Alpino dovrebbe essere affidato a professionisti da reclutare tra gli uomini dei reparti specializzati dei Carabinieri ( Reparto Intervento Montano), del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza ( SAGF), dei Vigili del Fuoco ( Speleo Alpino Fluviale), della Polizia di Stato ( Soccorso Alpino Polizia), Esercito ( Alpini ) per diversi motivi.
I più importanti sono:
1) Il compito di certificare la sussistenza dei requisiti necessari a giustificare gli interventi di soccorso in montagna dovrebbe spettare ai reparti specializzati sopra descritti i quali hanno la preparazione giuridico – operativa per permettere ai propri uomini di poter ricostruire esattamente qualsiasi evento legato ad infortuni in alta quota assicurando anche le necessarie funzioni di Polizia Giudiziaria nei casi in cui, dalla dinamica degli incidenti, possono essere ravvisati eventuali elementi di interesse penale.
2) Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico del C.A.I. percepisce finanziamenti pubblici per circa 10 milioni di euro l’anno tra Stato ed enti autarchici locali quali Regioni, Province, Comuni. A questo punto, un aspetto da risolvere è quello di stabilire se l’organizzazione CNSAS formata da volontari è opportuno riceva finanziamenti pubblici invece di utilizzare le squadre di professionisti
altamente specializzati già esistenti nei corpi sopra descritti a cui eventualmente destinare quelle somme aumentando l’efficacia dei soccorsi.
3) da ultimo ma non meno importante è da dire che la tempestività negli interventi è maggiore da parte dei professionisti visto che i volontari devono lasciare il lavoro e non sono in continua attesa e disponibilità.
Paolo De Luca – Maestro di Sci e Accompagnatore di media Montagna