L’AQUILA – Fanno sorridere, per non dire che sono patetiche, le accuse dell’assessore Verna rivolte alla Giunta Regionale, dichiara il sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale Umberto D’Annuntiis.

Secondo l’assessore “ai monopattini“, ciò che di buono accade a Teramo è merito dell’Amministrazione Comunale anche nelle attività in cui non ha competenza (finanziamenti ricostruzione Asp1, CIS, teatro romano, riqualificazione deposito Tua ecc. ecc.), mentre ciò che accade di negativo, e ce ne sarebbero di esempi da fare, è responsabilità di altri.
Per tornare al TPL corre l’obbligo rammentare all’Assessore Verna, per l’ennesima volta, che la competenza nell’organizzazione dei servizi comunali è interamente del Comune di Teramo, a seguito della L.R. 1/11, che ha anche disposto il trasferimento ai comuni delle risorse con cui organizzare i servizi. In relazione al quantum (onnicomprensivo) che viene trasferito annualmente al comune, l’Assessore, in perfetto stile “non capisco o fingo di non capire“, continua ad attribuire a questa Giunta Regionale la responsabilità di aver sottostimato lo stanziamento annuale per il Comune di Teramo, mentre lui stesso è consapevole della inesattezza di tale affermazione e del fatto che la precedente Giunta D’ Alfonso ha sempre mantenuto lo stesso stanziamento. Si ricorda, nuovamente, che questo Governo regionale ha sì una “colpa”, quella di aver provveduto, dopo quasi un decennio, alla quantificazione dei conguagli a saldo per le aziende di TPL e di aver adeguato gli stanziamenti ai comuni capoluogo di provincia. Infatti, oltre al trasferimento annuale, il Comune di Teramo, a luglio 2020, ha ricevuto un contributo di € 130.122,55 erogato dalla Regione per l’adeguamento degli esercizi dal 2013 al 2019, mai fatto dalla Giunta precedente.
Inoltre gli uffici competenti provvederanno ,a breve, a quantificare gli adeguamenti per gli esercizi 2020-2021.
Invitiamo quindi l’assessore ad evitare polemiche strumentali e a gestire le risorse che la Regione trasferisce nel miglior modo possibile, senza atti clientelari che avvantaggino alcune zone rispetto ad altre.