Centro di aggregazione giovanile. Se ne parla tanto ma si fa poco. I centri di aggregazione giovanile sono degli spazi polifunzionali dove i ragazzi possono incontrarsi al fine di sviluppare insieme nuove competenze e conoscenze. Queste si possono sviluppare interagendo con gli altri attraverso attività formative, culturali e ricreative. In questa fase storica ogni comune dovrebbe aprirne uno, per fare prevenzione all’uso di droghe e alcol, contro il bullismo che esplode, per promuovere il benessere nel mondo giovanile. Invece in alcuni Comuni chiudono.
Se ne parla tanto e ora l’assessore regionale Quaresimale ha dato una prima risposta concreta a questo concreto bisogno, con due lodevoli interventi. In particolare un primo intervento pari a € 222.950 e’ volto alla tutela e al supporto dei centri di aggregazione giovanile. A cui è seguito un secondo pari a € 221.985 mirato a rafforzare il servizio di orientamento alle competenze e al lavoro attraverso progetti specifici.
Come ha ricordato l’assessore Quaresimale “I centri che apriranno grazie a questo intervento saranno spazi a disposizione dei ragazzi (alternativo alla strada e al bar), dove sviluppare le proprie abilità personali e relazionali, migliorare il proprio rendimento scolastico , sviluppare la loro creatività, discutere delle problematiche giovanili emergenti, partecipare ad eventi formativi e sociali e fare attività libere”
Il centro di aggregazione giovanile è un servizio preventivo di base, di cui ogni Comune dovrebbe dotarsi, per fornire gli strumenti necessari a sostenere il ragazzo nella particolare fase di crescita dell’adolescenza. Come dice Pietro Quaresimale i C.A.G “offriranno ai giovani l’opportunità di crescere insieme, di riuscire ad accedere a strumenti multimediali e ludici ai quali non si ha accesso a casa e soprattutto per affrontare problemi relativi sia alla sfera famigliare che a quella scolastica” Le attività che si tengono all’interno di un centro di aggregazione giovanile vengono gestite dagli stessi ragazzi in compagnia di operatori ed educatori che hanno il compito di assicurarsi che questi organizzino al meglio il tempo libero ed educare Gli operatori inoltre devono stimolare i ragazzi ad interessarsi di varie cose, lettura, cinema, teatro, e anche favorire l’integrazione tra di loro ed evitare episodi di bullismo.