CHIETI – La Digos di Chieti sta indagando su una busta, arrivata negli uffici della Prefettura teatina, contenente un proiettile calibro 9 e una lettera con minacce a sei fra politici e rappresentanti di enti abruzzesi. Con un’anomalia: sulla busta il destinatario è il “prefetto Ruggiero Borzacchiello” che è in realtà il nome del questore di Chieti; il prefetto Antonio Corona non è mai citato. Nel mirino, si legge oggi sul quotidiano ‘Il Centro’, sono finiti il senatore Luciano D’Alfonso, già presidente della Regione Abruzzo, gli assessori regionali Silvio Paolucci e Dino Pepe, il sindaco di Lanciano e presidente della Provincia di Chieti Mario Pupillo, il manager e il direttore sanitario della Asl Lanciano Vasto Chieti, Pasquale Flacco e Vincenzo Orsatti. “Penso sia un gesto individuale, non credo siano episodi legati a una strategia – commenta Paolucci – Questa è la terza lettera che ricevo, la seconda con un proiettile. Gli inquirenti mi hanno sempre rassicurato e continuerò a lavorare serenamente”.

LO SDEGNO DEL PD ABRUZZO. “Voglio esprimere a nome mio, dei quattro segretari provinciali, Gianni Cordisco, Gabriele Minosse, Francesco Piacente, Enisio Tocco, e di tutta la comunità politica del Pd abruzzese solidarietà e vicinanza a Luciano D’Alfonso, agli assessori Silvio Paolucci e Dino Pepe, a Mario Pupillo, al manager della Asl di Lanciano Vasto Chieti Pasquale Flacco e al direttore Vincenzo Orsatti per il vile atto minatorio che hanno subito”. Con queste parole il Segretario regionale del Pd Abruzzo Renzo Di Sabatino interviene sull’inquietante episodio che si è registrato ieri negli uffici della Prefettura di Chieti ove è stata recapitata una busta con all’interno un proiettile ed una lettera di minacce. “Confidiamo nel lavoro delle forze dell’ordine e siamo certi che il responsabile, o i responsabili, di questo gesto indegno sarà presto individuato e consegnato alla giustizia – continua Di Sabatino -. Non possiamo, pero’, non manifestare tutta la nostra preoccupazione e indignazione per il clima di odio che si respira in questi ultimi mesi nel nostro Paese, dove gesti del genere, ormai, si contano sempre piu’ spesso. Rivolgiamo un invito, quindi, a tutte le forze politiche e ai rappresentanti delle istituzioni ad abbassare i toni e a riportare il legittimo scontro democratico all’interno dei binari della civiltà e del buonsenso. Oggi, più che mai, abbiamo il dovere di impegnarci tutti in questa direzione, prima di assistere ad una deriva di odio e violenza incontenibile, che potrà colpire chiunque di noi indistintamente”.