MONTORIO AL VOMANO – Ho ascoltato e visto l’intervista del Sindaco e penso siano doverose delle precisazioni, se non altro perché penso sia dovuto a chi mi ha espresso la sua preferenza nell’urna ed in generale alla cittadinanza tutta. Vorrei quindi partire dalle dichiarazioni del Sindaco.
- Lui parla di rotazione, io ci vedo una EPURAZIONE, non trovo altri termini per definire il ritiro di tutte le deleghe e della carica di Vice Sindaco.
- Dice anche che ci stava lavorando da tempo e devo dargliene atto, è vero infatti che mi ha chiesto a più riprese di firmare un documento di rinuncia ad alcune delle deleghe che mi aveva assegnato subito dopo le elezioni, io non ho mai voluto firmarle perché sarebbe significato accettare ed avallare una Sua decisione che non condividevo e continuo a non condividere.
- Asserisce di averlo fatto per allargare la squadra, certo, fatico a capire la inconciliabilità di un allargamento con la presenza del Consigliere di gran lunga più votato. Stessa cosa quando parla di averlo fatto per responsabilizzare tutti, peccato che per farlo ha deresponsabilizzato me, e non solo, ma ci tornerò tra poco.
- Penso sia giusto far sapere ai miei concittadini come è avvenuta nella sostanza la mia epurazione. Domenica sera il Sindaco ha organizzato d’urgenza una Conference Call invitando a partecipare tutti i consiglieri di maggioranza, ah no, quasi tutti, ha pensato bene di non farmi partecipare tenendomi nascosta tale riunione, così come l’ha tenuta nascosta alla Consigliera Adele Ricci che, per la cronaca, è una donna ed una professionista di indubbie qualità morali e capacità. Durante la Conference Call c’è stata la spartizione delle deleghe e degli incarichi che fino a quel momento erano in capo a me. Nella mattinata di lunedì tali decisioni sono state poi ratificate. Non posso fare a meno di constatare come tale decisione ha visto il sostanziale beneplacito di tutti i consiglieri presenti alla riunione, anche di quelli che, per percorso politico ed amicizia pensavo mi fossero più vicini di altri. Evidentemente in politica non ci sono amicizie ma solo opportunità, certo mi sarei potuto accontentare anche della sincerità ma mi è stata negata anche questa.
- Se mi permette vorrei tornare sulla dichiarazione in cui il Sindaco afferma di aver voluto distribuire deleghe a tutti, bene, io evidentemente non sono compreso tra i suoi “tutti”, così come non vi è compresa la Consigliera Adele Ricci, mi viene da pensare che per entrambi non abbia trovato il modo di valorizzare le capacità e professionalità che molti ci riconoscono.
- E arriviamo finalmente al mio futuro, si perché pare che io abbia delegato il Sindaco di pensare e parlare del mio futuro, non si spiega altrimenti il perché continui a ripetere che io abbia un futuro con grandi incarichi importanti, evidentemente sa delle cose che io non so, ad iniziare dai miei obiettivi, forse pensa di essere il mio tutore legale, fortunatamente sono ancora in grado di intendere e di volere e quindi non ho bisogno di chi decide per me del mio futuro, tanto più se lo fa a mia insaputa.
- A questo punto avrei una domanda per il Sindaco, ovviamente l’ho già posta a lui più e più volte ed ho avuto solo risposte vaghe e prive di contenuti. Qual è la motivazione che l’ha portato ad assumere tale decisione?
- Almeno una cosa penso di saperla però, il motivo della sua improvvisa accelerazione, ad un episodio specifico. Nell’ultima riunione di Giunta, tra i vari punti da approvare ce n’era uno in particolare che io non condividevo e nel quale mi sono astenuto. Premetto che il Sindaco era al corrente da tempo della mia posizione, io stesso gli avevo più volte chiesto di rivederla o quantomeno di rimandarla in modo da avere più tempo per approfondire la questione perché io, in tutta coscienza, trattandosi di un argomento delicato, non me la sentivo di avallare questa decisione. Tutto inutile. Fatto sta che si è votato ed io, come premesso, mi sono astenuto e lo rifarei perché credo che in certe situazioni siamo i primi a dover dare il buon esempio. Se questa è la mia colpa allora si sono colpevole e reo confesso! Torniamo ai fatti: la sera di lunedì c’è stato poi il Consiglio comunale a cui, essendo consigliere, unica carica che non ha potuto togliermi perché non poteva, ho partecipato. Non posso dirvi di aver partecipato a cuor leggero ma mi sono espresso nei vari punti all’ordine del giorno insieme alla maggioranza perché penso che la mia epurazione niente deve avere a che vedere con le decisioni prese per il bene della comunità.
- Mi rendo conto di aver parlato molto, e pensare che non sono affatto un bravo oratore, anzi, chi mi conosce sa bene che preferisco di gran lunga il fare alla dialettica, specie
quella di circostanza, di rappresentanza. Mi troverete sempre disponibile come lo sono stato fino ad ora, sempre pronto ad ascoltare ed aiutare, ove mi sia possibile, una qualità che in molti mi riconoscono e le 632 preferenze prese ne sono la dimostrazione – Raniero Barnabei –