TERAMO – E’ un bilancio disastroso quello evidenziato dall’amministrazione comunale di Teramo sui cimiteri, urbano e frazionali: con due pesanti eredita’ da scontare, gli eventi sismici e il bando di gara della Teramo Ambiente andato deserto. Comincia cosi’ la conferenza stampa del Sindaco Gianguido D’Alberto (con il Presidente Te.Am Piero Bozzelli) presso il cimitero urbano di Cartecchio. “La situazione e’ oggettivamente drammatica – sentenzia D’Alberto – soprattutto per quanto riguarda Cartecchio. I conti relativi agli interventi sul cimitero urbano, con relativa richiesto di finanziamento, e’ pari a 10 milioni e mezzo di euro. Sono somme significative che finiscono nel calderone complessivo della ricostruzione delle opere pubbliche. Questo rallentera’ inevitabilmente i tempi. Perche’ attualmente, per quanto riguarda la ricostruzione pubblica, sono state approvate due ordinanze, due stralci: con il primo sono stati finanziati la scuola San Giuseppe e Villa Ripa. Il secondo per gli edifici pubblici e altre scuole come la Savini. Non ci sono dunque finanziamenti per i cimiteri”. E proprio per questo che il comune ha permesso, previa prenotazione, la possibilita’ di visitare, accompaganti da apposito personale e volontari, alcuni dei padiglioni inagibili di Cartecchio (sara’ possibile fino domani, domenica 4 novembre). E viste le cifre snocciolate, sara’ lo stesso percorso che dovra’ seguire anche per il 2019 e per il 2020.
Per quanto riguarda i cimiteri frazionali, anche a serio rischio idrogeologico, per l’adeguamento il Comune ha bisogno di un milione e seicentomila euro. “Cifra importante, al netto, tra l’altro, dell’intervento da effettuare sulle chiese, a carico della Soprintendenza” – prosegue D’Alberto – Complica, e non poco. la gestione futura dei cimiteri il venir meno della gara Team. Siamo stati fermi due anni. Oggi dobbiamo letteralmente ripartire da zero”.
L’altro vero dramma poi riguarda gli ampliamenti: mancono i loculi. I numeri li da’ il Sindaco: 27 rimanenze su tutti e 15 i cimiteri frazionali, a fronte di 534 richieste. A San Nicolo’ a Tordino e in altre frazioni sono addirittura zero i loculi disponibili. “Poi anche a causa del sisma tanti progetti di ampliamento andranno rivisti – continua D’Alberto. Una delle poche buone notizie di giornata, distillate dal Sindaco, e’ che sara ripreso e ci sara’ un’accellezione sul progetto del Forno Crematorio, con tanto di attacco al precedente Sindaco Brucchi: “Ha gestito male i rapporti con la Teramo Ambiente”. GUARDA CONFERENZA INTEGRALE SINDACO D’ALBERTO