Un Teramo bello, concreto, produttivo come mai, sgretola un Samb brutta, non tranquilla, malata.
Mentre Roselli avrà sicuramente molto da lavorare, Maurizi, nel leggere bene la situazione che ha ereditato, non ha ancora sbagliato nulla, individuando subito le scelte migliori.
Merita un discorso a parte il mattatore del confronto, Giacomo Zecca, 3 goals in mezz’ora, devastante sulla fascia ed opportunista in occasione dell’1-0, nato da un mega spunto sulla fascia destra di Ventola.
Per il giocatore ex Sassuolo, non potranno che aprirsi scenari diversi, magari gradualmente, ma è indubbio che le sue qualità, soprattutto nelle cosidette ripartenze, appaiono di un livello assoluto, quasi irrinunciabili.
Tornando alla gara che era già chiusa dopo il primo tempo, si registra un episodio davvero molto raro, nel calcio.
La Samb, prima di rientrare nello spogliatoio, era “costretta” da un centinaio di tifosi al seguito, a recarsi sotto la curva, in un situazione che sfiorava il grottesco (la foto sottostante lo documenta)!
Giocatori indecisi sul da farsi, Roselli che li segue con lo sguardo a distanza, le urla degli ultrà a difesa dei colori rossoblù… Davvero imbarazzante, soprattutto per la squadra.
Nella ripresa qualche cambio in corsa non poteva variare la sostanza di una trama già definita, anche nei dettagli: il goal di Rapisarda sul finire, assolutamente inutile.
E il Teramo va avanti ed accede agli ottavi di finale della competizione… in attesa di sapere se affronterà (e quando) la Ternana o la Viterbese, che prima o poi dovranno pur giocare.