Carissimi giovani, il Signore vi dia pace!
È tempo di riprendere ogni nostro cammino. È tempo di progettare, di guardare con più forza e pieni di speranza verso i giorni che ci aspettano.
In questo tempo che pian piano, lentamente, ci conduce verso l’uscita dalla fase critica della pandemia, arrivano puntuali le parole del nostro Vescovo Lorenzo. Non siete mai stati lasciati soli. Le sue lettere vi hanno parlato al cuore, vi hanno incoraggiato, vi hanno teso la mano per rialzarvi e proseguire, nonostante le difficoltà, nel percorso intrapreso da ciascuno di voi. Non sarete mai soli. La Chiesa vi guarda con speranza, con gioia cerca di dialogare con voi, attende con trepidazione le vostre domande e abbracciandovi vi ricorda il vostro ruolo speciale: «Voi siete le sentinelle del mattino!!». Buona lettura… e se avete il desiderio di porre domande o farci conoscere il vostro punto di vista sulle lettere che il Vescovo vi invierà mensilmente vi invitiamo a inviare una mail a:
pastoralegiovanile@teramoatri.it riprendiamo il nostro cammino! – don Massimo Balloni, Direttore del Servizio di Pastorale Giovanile Diocesi Teramo-Atri

Cari giovani, riprendiamo il nostro cammino.

  • Molti di voi hanno iniziato in questi giorni la vita scolastica e universitaria. É un segno della ripartenza! L’esperienza che abbiamo vissuto insieme ci invita ad aprire i nostri orizzonti e non a chiuderli; dopo aver superato il momento difficile, purtroppo, c’è il pericolo di aver paura del futuro. Con voi desidero invece invitarvi ad aprire gli orizzonti della nostra vita e dell’ umanità. Cosa c’è all’ orizzonte?
    Un sogno, un’illusione, un mito… no! Quando ero studente liceale ho ascoltato tanti progetti, che nel tempo, però, si sono rivelati insufficienti. Perché? Questi progetti, in realtà, partivano da prospettive astratte, logiche ma fuori dalla realtà. Avere i piedi per terra è davvero difficile, soprattutto in un mondo, come quello in cui siamo inseriti, dove prevale la rapidità delle notizie.Siamo molto informati, ma poco istruiti! Come non ricordare la grande accoglienza della mia proposta, al termine del giubileo dei giovani al Santuario di San Gabriele, di realizzare un meeting sul tema:
    “I giovani del terzo millennio”? Con questa mia lettera vorrei, fin d’ora, invitare tutti voi a condividerne il cammino di preparazione partendo dalla domanda: “conosco la realtà in cui vivo?”.
    Cari giovani,
    la risposta non è facile, perché conoscere significa impegnarsi ad essere responsabili di noi stessi e degli altri. Ma se non c’è una meta, perché essere responsabili? Meglio rispondere con un like che riflettere! Papa Francesco lo ha ricordato a tutti i giovani del mondo: “non bastano i like per vivere!” Insieme ripartiamo con fiducia, ma senza illusioni o utopie! Io vorrei ricordarvi che nella storia c’è Colui che ci aiuta ad avere i piedi per terra: è il Risorto!
    Dobbiamo scoprire insieme questa presenza, silenziosa ma reale. Il Risorto non ci insegna le utopie, ma ci indica la strada, quella di essere certi che tu sei qualcuno! L’utopia ci esalta, ma ci distrugge! Il Risorto ci ridimensiona, ma ci fa crescere! non abbiate paura di incontrare il Risorto, perché nella società odierna l’esaltazione di se stessi è la via per perdere la propria dignità.
    Tu sei qualcuno e non uno dei tanti! É, forse, una proposta più difficile, ma certamente più affascinante! É la via per costruire un mondo migliore, dove tutti possano sentirsi protagonisti. É l’augurio che faccio a tutti voi, conoscendo il vostro entusiasmo e il vostro desiderio di vivere.
    Cari giovani,
    Senza paura delle sfide, riprendiamo con gioia il nostro cammino, sapendo che il Risorto cammina con noi.
    Vostro Lorenzo, vescovo.