TERAMO – “La richiesta di modifica del sistema di raccolta dei rifiuti, prospettata dallo scrivente Coordinamento, trova giustificazione, allo stato delle cose, nella riscontrata inefficienza della Team nel gestire il servizio porta a porta”. Domenico Bucciarelli, presidente del Coordinamento dei comitati di quartiere di Teramo, replica al WWF in merito al sistema di raccolta rifiuti, precisando quanto riportato precedentemente.
“L’aumento sensibile delle tariffe – dice Bucciarelli – stanno mettendo in difficoltà numerose famiglie teramane che, ai tanti tributi comunali ed erariali, debbono aggiungere anche il 25% di aumento della Tari. Pertanto, è parso doveroso riflettere sul sistema in essere che, stante le condizioni patrimoniali della Team spa, ha creato un aggravio di costi sia nella raccolta che nello smaltimento dei rifiuti”.
Il presidente del Coordinamento riporta quindi quanto rilevato dalla lettura dell’ultimo bilancio della Teramo Ambiente. “Valga a questo proposito rappresentare in modo approssimativo alcune condizioni di criticità rilevate dalla lettura dell’ultimo bilancio Team spa”, dice Bucciarelli, che specifica: “i mezzi di raccolta e spazzamento sono fatiscenti (circa il 30% sono completamente inutilizzabili); gli operatori ecologici sono insufficienti e demotivati per il fatto che sopportano turni e condizioni di lavoro non più sopportabili, anche a danno della loro salute; il costo del personale (50% del costo complessivo) appare elevato per il notevole numero di impiegati amministrativi (n.54) assunti “clientelarmente”; mancanza di risorse finanziarie anche a causa di elevati crediti non più esigibili; debiti aziendali non più rinviabili”.
Il presidente del Coordinamento prosegue: “Per tutte queste cause contingenti, appare al momento opportuno, sino a quando non sarà garantito un diverso assetto patrimoniale, non più insistere con il sistema “porta a porta”, ma introdurne un altro (bidoni condominiali differenziati ed isole ecologiche nelle frazioni) che dovrebbe comportare una riduzione di costi diretti ed essere in linea con l’attuale organico degli operatori ecologici e dei mezzi strumentali disponibili”.
Bucciarelli conclude, sempre rivolgendosi al WWF: “Da qui la nostra proposta di attuare una raccolta di rifiuti che, comunque, produrrebbe allo stesso modo una percentuale di differenziata pari a quella attuale e, nel contempo, coinvolgerebbe i nuclei famigliari e le imprese ad un minore impegno. In prospettiva sicuramente dovrebbe essere introdotta la tariffa puntuale per una differenziata più spinta. Da subito occorrerebbe riconsiderare la società partecipata con un diverso assetto manageriale. La restante parte del v/s documento ci trova in completa sintonia”.