TERAMO – “Il rapporto con le istituzioni è spesso fonte di difficoltà per chi vive una condizione di disagio”. Inizia così l’intervento dello Sportello Sociale del Centro Politico Comunista Sandro Santacroce, nato con lo scopo di mediare le situazioni che determinano un conflitto sociale. “Possiamo dire che oggi vediamo i primi risultati – aggiungono dallo Sportello – Lunedì mattina, dopo un precedente infruttuoso incontro, siamo stati ricevuti dall’amministrazione comunale di Teramo. All’incontro all’ultimo minuto ha dato forfait il commissario ATER Salini e con rammarico riscontriamo una certa superficialità dell’azienda regionale sul problema sfratti e sgomberi”.
Dallo sportello spiegano che “Negli ultimi giorni, a seguito della circolare Salvini, sono state avviate procedure nei confronti di famiglie morose e il nostro intervento come interlocutori ha fatto sì che si trovassero delle soluzioni”. Lo sportello sottolinea che “la prima è stata quella di sospendere gli sgomberi per le famiglie che avevamo preso in carico. Tuttavia due donne sono state buttate in strada senza troppi scrupoli e ieri, alle nostre richieste di intervento, l’assessore Di Bonaventura non ha saputo dirci altro che non si poteva fare niente”.
Lo Sportello prosegue contro Di Bonaventura: “L’assessore in questione, già dirigente ATER, a nostro avviso dovrebbe spogliarsi del suo precedente incarico e coprire quello di rappresentante dei teramani. Siamo certi che i teramani non intendano restare indifferenti dinanzi a queste donne che dormendo in strada rischiano di finire sulle pagine di cronaca”.
Per lo sportello però il comportamento del primo cittadino è stato ben diverso: “Se Di Bonaventura ha seguito la strada della burocrazia, al contrario il Sindaco ha nuovamente confermato la sua sensibilità. Si è attivato sin da subito per trovare un albergo per ospitare le signore e ha avviato l’iter con l’ATER per rinviare lo sgombero previsto per oggi nei confronti di una famiglia morosa con due bambini piccoli. Tutto questo nell’attesa di sbloccare con la regione il bando per l’emergenza abitativa, di cui si attende la delibera regionale”.
Dallo Sportello sociale concludono: “È un primo passo ma di certo la strada è molto lunga. Noi, come Sportello Sociale, continueremo a lottare per far sì che tutti abbiano un tetto dove dormire e a tal proposito proprio ieri abbiamo protocollato la nostra richiesta di creare un osservatorio permanente per il diritto alla casa. Attendiamo una risposta nei tempi brevi e nel frattempo invitiamo tutti gli sfollati, tutti i cittadini delle case di via Longo, le famiglie che hanno problemi di sfratto e morosità a un incontro pubblico presso la Casa del Popolo di Teramo il 17 novembre. Prima gli ultimi!”