TERAMO – Buono l’esordio casalingo del Teramo, che pareggia più che meritatamente contro un Siena decisamente più quotato e, forse, temuto oltremisura alla vigilia.

Gli episodi veri della gara sono stati tre: il primo in apertura, con uno strepitoso Lanni che devia in angolo un gran tiro dal limite di Malotti su azione personale, il secondo riguarda una rete annullata a Paloschi perché il pallone rimesso dal fondo, di testa, era probabilmente out ed il terzo quando Bernardotto, strattonato in piena area, va giù, con l’arbitro Maria Sole Ferrieri di Livorno (insufficiente la sua direzione) che lascia correre tra le proteste del pubblico. Nella ripresa, da questa angolazione, poco più di nulla se non un paio di guizzi: di testa di Paloschi al 4° e di Fiorani a tempo scaduto su uno spunto, non il solo in pochi minuti, di Bouah.

Rispetto al Teramo di Chiavari, Guidi perde Kieremateng e butta in campo Rosso, sufficientemente positivo anche se è apparso un po’ troppo amante del pallone: Gilardino, invece, sacrifica inizialmente Guberti per l’esordio dal primo minuto dell’ex milanista Paloschi, che si è visto poco.

Il pari è stato gradito dai tifosi, che hanno applaudito, ma prendere atto che hanno risposto in 1.011 paganti, con una curva semivuota e priva del tifo organizzato (per più di un motivo, certamente – ndr -) deve porre qualche interrogativo a chi è deputato a governare anche questa situazione.

Conclusioni: il Teramo conferma di avere una buona guida, con la squadra che sa quel che deve fare in campo: é cresciuta la condizione di Malotti, buona la difesa e ottimo Arrigoni in mediana, meno Viero e Mungo. Lì davanti Bernardotto lotta come un leone ed ha quasi procurato un calcio di rigore da solo, nell’unico rilancio lungo della partita operato dal portiere.

Nella ripresa hanno esordito Rossetti e Bouha, ma ad impressionare è stato l’ex romanista e cosentino, seppur in campo per appena 8-9 minuti, recupero incluso. Forse, per lui, in tribuna, c’era Morgan De Sanctis, che vedete nella foto in basso.