TERAMO – Approvata dopo 31 anni la Commissione pari opportunita’ al Comune di Teramo. Una pagina storica per il Capoluogo. Approvato il regolamento a maggioranza (19 voti), con l’opposizione che si e’ astenuta.
Problemi sullo stesso regolamento erano stati sollevati proprio dai consiglieri di minoranza Mauro Di Dalmazio, Giovanni Cavallari e Luca Corona. Problemi di merito e di metodo legati sia all’aspetto della struttura della Comissione, sia da un punto di vista formale. La minoranza, tutta, aveva presentato due emendamenti (uno approvato sulle nomine da effettuare in consiglio piuttosto che in Giunta), chiedendo il rinvio dell’approvazione dell’atto. Il problema di fondo e’ relativo alla presenza di 4 consiglieri comunali all’interno della neonata Consulta, accanto ai soggetti esterni, legati al mondo delle associazioni. Il Consigliere Andrea Core nel replicare ha sottolineato il momento storico legato all’approvazione del regolamento per la Cpo. “Nessun atto di forza da parte della maggioranza. La consulta mista non sara’ una spartizione di posti, in questo senso la presenza dei consiglieri non deve essere vista in una logica spartitoria di poltrone”. La compresenza interna di personale interno ed esterno per il Sindaco Gianguido D’Alberto, sottolineato dal Primo cittadino a fine discussione, va ad eliminare il rischio di ingerenze politiche. Ma per la minoranza, astenutasi nel voto, e’ vero il contrario e sara’ inevitabile come rimarcato da Giovanni Cavallari, Mauro Di Dalmazio e Luca Corona. “Questo strumento e’ un Vietnam, utilizzato a vantaggio della politica non per la politica”, ha chiosato Mauro Di Dalmazio. ASCOLTA L’ASSESSORE MARIA CRISTINA MARRONI