ANCONA – “Macerie, edifici distrutti e paesaggi spettrali. Girando tra Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, dal 24 agosto 2016 il panorama sembra essersi cristallizzato, come in un quadro“. Lo afferma in una nota Maria Teresa Nori del Consiglio direttivo di Federcontribuenti e segretario delle Marche. “Dopo cinque anni e quattro commissari diversi – aggiunge -, la ricostruzione nelle aree colpite dal sisma del centro Italia, sembra possa finalmente ripartire se prendiamo per buono il rapporto del Commissario Giovanni Legnini che ha parlato di 10 mila domande di contributo approvate su 20 mila”. Ma, continua Nori, “non ci si prenda gioco di questi cittadini che hanno perso tutto facendo scudo con la ricostruzione. Parlo delle tasse e dei tributi“. “Faccio appello ai nostri governanti, al Presidente Draghi che martedì sarà ad Amatrice e ai parlamentari che presto affronteranno la nuova legge di bilancio – aggiunge Nori -: le esenzioni fiscali, tributarie e tariffarie concesse per i residenti nei 140 Comuni di Lazio, Abruzzo, Marche e Umbria colpiti dai terribili eventi sismici negli ultimi anni non devono essere cancellate. Anzi, la crisi generalizzata del Paese, determinata dalla pandemia – aggiunge -, ha aggravato i problemi di popolazioni che hanno dovuto ricominciare da zero ed alle quali lo Stato può tendere ancora una mano, cancellando i tributi“.
Inoltre Fercontribuenti “chiede al Commissario Legnini, attraverso il Parlamento, di adoperarsi per la rivalutazione del prezzario del cratere dovuto agli aumenti esponenziali dei materiali edilizi affinché famiglie e cittadini, attraverso il contributo alla ricostruzione, possano riavere le proprie abitazioni senza alcun tipo di spesa in accollo. Solo così potremmo garantire nuovamente il ripopolamento di quelle zone” – ANSA – foto picchionews.it