In Italia si contano  8.000 chilometri di costa . Un patrimonio di natura , di spiagge e porti, di culture e storie mediterranee. Ma anche un modernissimo e frequentatissimo spazio pubblico per molti mesi all’anno che, ricordiamolo, è anche un bene comune di proprietà demaniale.

Eppure in Italia ci si occupa saltuariamente e con superficialità delle coste, perlopiù quando avvengono episodi di cronaca o esplodono le rituali polemiche. Di sicuro si deve fare finalmente chiarezza sulle regole con cui vengono assegnate le concessioni sulle spiagge e soprattutto aprire una discussione sul futuro delle coste italiane. Dobbiamo infatti da un lato trovare regole trasparenti per le assegnazioni, ma anche proporre forme nuove di tutela e valorizzazione, gestione. Perchè sulle coste si intrecciano obiettivi di salvaguardia ambientale e di accesso alla spiaggia da parte dei cittadini.

Ottima, in questo senso, a tutela del bene comune a partire dai più bedoli e meno agisti, è l’iniziativa “tolleranza zero contro i furbetti” attuata dal Comune di Tortoreto, con il sequestro del materiale trovato in spiaggia, e prelevato in un’operazione concordata con la Capitaneria di Porto.

Come è noto, a tutela proprio delle fasce più deboli “meno furbe” , la sera, dopo una giornata in spiaggia , bisogna togliere ombrelloni, lettini e altre attrezzature portate sull’arenile pubblico. Esiste una normativa che lo stabilisce e “il furbetto frontemare” – pronto a lamentarsi contro le furbate degli altri – che trasgredisce non può continuare a rimanere impunito perché non solo toglie la possibilità a chi sceglie la spiaggia libera di poterne usufruire come vuole, ma danneggia anche la qualità della pulizia dell’arenile creando non pochi disagi ai suoi frequentatori.

Dopo le numerose segnalazioni e lamentale da parte di cittadini e turisti per la rilevante quantità di materiali vari lasciati incustoditi su spiaggia e dune ad occupare il posto il Comune è intervenuto con una azione drastica, che andrà certamente ripetuto in zona ferragosto specialmente in prossimità dello chalet “Irene”.

Lasciare in spiaggia gli ombrelloni per occupare abusivamente il posto , diventare degli habitué di questa pratica scorretta ed avere così l’esclusiva per un giorno, una settimana, spesso anche per tutta la stagione estiva di una porzione di arenile nelle spiagge libere è vietato. Basta questo, per dire che il Comune ha fatto bene a intervenire. Senza ma e senza se. Per mettere la parola fine a questa mancanza di rispetto.

Certo ci sarà qualcuno che è contro il rispetto delle leggi e qualche “furbo” che è contro il rispetto delle regole. Ma il Comune di Tortoreto non ha certo bisogno di queste persone che non rispettano gli altri, sporcano la spiaggia oltre a insudiciare la convivenza civile.

L’inciviltà compiuta con un gesto come questo , appropriarsi indebitamente di un bene pubblico, va sanzionato. Punto e basta. Le spiagge libere sono di tutti e si alternano alle aree in concessione, dove chi le gestisce, paga regolarmente un canone. E non ci sono scuse. La gran parte degli “abusivi” è consapevole di non poter lasciare in spiaggia quanto hanno portato da casa, come credo siano coscienti quando compiono gesti o comportamenti poco consoni, lasciando l’immondizia e oggetti ingombranti vicino ai cassonetti, non curandosi di collocarli al loro interno. Spiagge sicure, pulite, gestite bene, significa una permanenza piacevole nella costa all’insegna del rispetto reciproco e della legalità.