CASTELLALTO – È in corso la seconda settimana del Progetto “Incontri Estivi” del “Piano-scuola estate” finanziato da fondi strutturali europei PON 2014 2020 e avviato lunedì 5 luglio dall’Istituto Comprensivo “M. Hack” di Castellalto-Cellino nei plessi delle Scuole di Castelnuovo V., Petriccione, Canzano, Castellalto e Cellino. Il Progetto, che ha riscosso un ampissimo successo con un pienone di iscrizioni, prevede moduli di 30 ore settimanali in cui vengono offerti agli alunni attività di aggregazione e socializzazione con laboratori di educazione motoria e gioco didattico, sotto la guida attenta di esperti e tutor.
La scuola, in sinergia con le Associazioni del territorio, ha strutturato percorsi che prevedono giochi in spiaggia, sedute di equitazione, escursioni in montagna, nuoto in piscina e giochi didattici strutturati di gruppo. Una scuola che vuole essere “di tutti e di ciascuno” è una scuola “che apre le sue porte in un momento in cui il bisogno di recupero di spazi di socialità diventa il principale obiettivo della comunità educante”, afferma il Dirigente Scolastico Simona Piantieri, che sottolinea l’impegno e l’energia dei suoi collaboratori nello strutturare un percorso che sia attento ai bisogni di ciascun alunno, in particolar modo di quelli più fragili, che maggiormente hanno sofferto nel periodo segnato dal distanziamento sociale e dalla DAD.
Stare insieme e imparare giocando, significa per i bambini riappropriarsi di quelle esperienze che non possono e non devono mancare nel processo di apprendimento. Quello promosso dall’Istituto Margherita Hack di Castellalto – Cellino è “un ponte per un nuovo inizio” come afferma il Ministro Bianchi quando, nel presentare il piano estate, ha espresso la necessità di riportare la scuola al centro della comunità, creando spazi di potenziamento delle competenze e di recupero delle relazioni, per dare vita ad una scuola più accogliente e inclusiva.
“Una scuola ‘affettuosa’, che sa stare al fianco dei bambini e ragazzi e che, partendo dai più fragili, è punto di riferimento per tutta la comunità e le famiglie”, sottolinea il Dirigente Scolastico. Il sorriso sul volto dei bambini e l’entusiasmo dimostrati nel partecipare alle attività dimostra quanto la scuola abbia saputo dare una risposta efficace, immediata e di qualità alle esigenze dei più piccoli, al loro immenso bisogno di relazione, nella sua accezione più profonda: confronto, rapporto, incontro con l’altro.