L’AQUILA – La Commissione consiliare “Bilancio, Affari generali e Istituzionali” ha approvato la relazione del Difensore civico uscente avv. Fabrizio Di Carlo riguardante l’attività dell’ufficio nell’anno 2020. Sono 354 le richieste d’intervento presentate dai cittadini abruzzesi, distribuite in maniera omogenea sul territorio. Il documento pone in evidenza la percentuale maggiore di istanze giunte dalla provincia dell’Aquila (38,14%), mentre sono leggermente più bassi i dati delle altre province: Teramo, 22,32%; Pescara, 16,67%; Chieti, 22,88%. Dal contenuto si apprende che sono stati rispettati i tempi per la conclusione dei procedimenti, terminati in non più di 40 giorni. Gli atti conclusi, per la maggior parte, riguardano il riesame dell’accesso agli atti e l’accesso civico negato, nonché gli interventi di tutela nei casi di ritardi o irregolarità nei comportamenti della pubblica amministrazione.
“Principio basilare del diritto sull’accesso civico è la possibilità di accedere alle informazioni delle pubbliche amministrazioni da parte di chiunque – ha spiegato l’avv. Di Carlo, Difensore civico uscente – senza dover dimostrare un interesse specifico. Occorre precisare che ancora oggi alcuni Enti rifiutano l’accesso in maniera discrezionale e lo negano quando ritengono che non ci sia un interesse dei cittadini”. In questo senso si sono rivolti i cittadini al Difensore civico per risolvere problemi con le ASL, in materia di urbanistica e lavori pubblici, per interventi legati alla ricostruzione post terremoto e in merito ai percorsi di formazione professionale di cui si occupa la Regione. (ACRA)