Una storia infinita. Ci risiamo! La giustizia ordinaria entra a gamba tesa sul calcio italiano e in una primaverile giornata di fine ottobre manda definitivamente in tilt l’intero sistema calcio, già alquanto debilitato. Con un’ordinanza destinata a far discutere e sicuramente di scarsa duttilità, questa mattina il Tribunale amministrativo del Lazio ha stupito tutti accogliendo le istanze cautelari presentate dalla Pro Vercelli e dal Novara e sospendendo l’efficacia di tutti i provvedimenti sul format della Serie B che i due club avevano impugnato.
In pratica, in attesa che il 26 marzo 2019 (!!!) si entri nel merito della questione e tralasciando tutte le implicazioni squisitamente tecniche che operatori del diritto sapranno sicuramente dirimere con più competenza, i giudici amministrativi hanno detto che il 13 agosto scorso, il Commissario della Figc Fabbricini, definendo il nuovo format della serie B a 19 squadre, non avesse poteri sufficienti per modificare l’organico del campionato cadetto.
A questo punto, pertanto, la palla torna nuovamente al Tribunale Federale Nazionale, chiamato a pronunciarsi e a decidere se ripristinare o meno il vecchio format a 22. Difficilmente il TFN si discosterà dalla decisione del Tar ma lo farà non prima di due mesi, quando ormai il campionato sarà addirittura arrivato al giro di boa. E allora toccherà al presidente Gabriele Gravina, alla guida della FIGC da appena 48 ore, decidere subito ed in fretta, riportando magari la B a 22 squadre già da domani sancendo ufficialmente 3 ripescaggi dalla C (nello specifico dovrà essere il Collegio di Garanzia del Coni, da riunire al più presto, a decidere il nome delle tre squadre, con la Virtus Entella in pole).
Sempre pochi minuti fa, preso atto delle ordinanze emesse in data odierna dal Tar del Lazio, la Lega Pro ha comunicato la decisione di rinviare “a data da destinarsi” tutte le gare di recupero in programma oggi nella terza serie: Pontedera-Novara, Pro Piacenza-Robur Siena, Pro Vercelli-Piacenza e Ternana-Rimini. L’impressione di fondo è che a breve la Figc comunicherà il ripristino del campionato di B a 22 squadre scatenando di fatto l’inferno in serie C con tante, troppe, squadre interessate a quanto sta accadendo in queste ore (pensate soltanto al girone del Teramo, dove l’addio della Ternana, se ripescata, potrebbe aprire scenari impensabili per la lotta al primo posto…). I gironi si ritroveranno nuovamente monchi, i regolamenti di promozioni e retrocessioni andranno ridefiniti, i calendari riproporranno quegli odiosi turni di riposo che poco hanno a che fare con il calcio, quello vero.
Ancora una volta i tifosi saranno i primi a pagare, perché ancora una volta ad essere sconfitta sarà la passione di chi credeva che il pallone fosse il gioco più bello e semplice del mondo. Ma quando la decisione di un tribunale amministrativo finisce per prendere il sopravvento anche per l’incapacità e l’inadeguatezza degli organi sportivi preposti, è chiaro che il giocattolo si sia definitivamente rotto. Inutile tentare di aggiustarlo. Meglio buttarlo definitivamente per fermarsi, anche per alcuni mesi, e cercare di capire con calma come ricominciare a giocare. Magari con le persone giuste e con le regole scritte e condivise per bene prima di riprendere a divertirsi. Per il calcio dovrebbe essere innanzitutto un divertimento, nazional popolare, ma pur sempre un divertimento…
di Luigiaurelio Pomante