TERAMO – Nel momento in cui sembriamo esserci lasciati alle spalle il periodo peggiore della pandemia, dopo oltre un anno e mezzo in cui la politica ha dovuto concentrarsi sulla gestione di un’immane emergenza, l’estate a cui andiamo incontro ci riporta all’ordinarietà delle scadenze elettorali.
In attesa di conoscere la data effettiva delle elezioni amministrative d’autunno, la politica locale ha già conosciuto motivi di fermento, con la costituzione di variegati sodalizi e la messa in campo di strategie di più o meno ampio respiro, come apprendiamo quotidianamente da quotidiani e media del territorio.
Sono 8 i comuni che in autunno andranno al voto per eleggere chi li guiderà nei prossimi cinque anni, Basciano, Bellante, Bisenti, Castellalto, Colonnella, Cortino, Pietracamela e Roseto, per un totale di quasi 50000 elettori chiamati alle urne; a questo impegno si dovranno aggiungere le elezioni di secondo livello per i Consiglieri Provinciali che si svolgeranno nei due mesi successivi alle amministrative. Un appuntamento elettorale che, a nostro modo di vedere, non deve essere sottovalutato né trascurato, soprattutto da chi osserva la politica dal Capoluogo di Provincia.
E’ innegabile che l’esperienza amministrativa teramana si sia posta, ormai tre anni fa, come nuovo laboratorio politico, che l’ha portata a perfezionarsi nella sua composizione attuale, dopo che anche il successivo tentativo di riproposizione su scala regionale ne aveva evidenziato alcuni difetti, corretti in corso d’opera.
Un’amministrazione a trazione civica, a cui partecipano anche i partiti tradizionali, che ha definito nel tempo il proprio campo politico e i suoi confini. Un’esperienza che non è riuscita a riproporsi a livello regionale, anche a causa della ristrettezza dei tempi per poterne comunicare la novità agli elettori. Un’esperienza che oggi, quando la campagna elettorale vera e propria va ancora costruita, può essere estesa al nostro territorio provinciale.
Come Bella Teramo, riteniamo sia importante mettere a disposizione dei futuri amministratori dei Comuni della provincia i positivi risultati concretizzati a Teramo, in termini di programmi e di alleanze, affinché sia potenziata la cooperazione sovracomunale tra le varie Amministrazioni del territorio, e perché sia possibile coinvolgere nel laboratorio politico che ha avuto successo a Teramo, amministratori che si riconoscono nella stessa area di riferimento.
Per questo, crediamo che sia utile adoperarsi per aggregare il campo civico e progressista in vista delle prossime Amministrative d’autunno, per verificare la replicabilità dell’esperienza maturata a Teramo, un’esperienza vincente che riteniamo potrebbe essere da sprone e da spunto per le future amministrazioni locali, rilanciando una proficua collaborazione tra liste civiche, associazioni e partiti. Mettere in rete le
esperienze e fare rete con i candidati e gli altri amministratori di centrosinistra già eletti deve essere solo il primo step per consentire di organizzare quest’area politica, per definire obiettivi e progettualità, per delineare un’idea per l’intera Provincia. Dotarsi di un tavolo politico aperto alle liste civiche, ai partiti di centrosinistra e ai movimenti è una necessità.
Se il campo avversario si rifugia nelle strategie dei personalismi, questa è la conseguenza di un vuoto politico. Noi dobbiamo impegnarci a colmare quel vuoto, per non dare spazio per chi è abituato ad assecondare solo le proprie ambizioni e i propri interessi. Quello che dobbiamo fare è quindi mettere al centro i contenuti e definire un percorso condiviso, che consenta agli elettori di identificarsi con il progetto proposto, per replicare il successo dell’esperienza teramana a livello provinciale e anche regionale – Coordinamento Bella Teramo –