TERAMO – I sindacati degli inquilini, SUNIA, SICET e UNIAT, esprimono grande apprezzamento nei confronti del Viceprefetto Dott.ssa Ernesta D’Alessio per aver accolto le richieste formulate dalle organizzazioni sindacali, finalizzate ad avviare una nuova stagione di gestione ordinata e coordinata degli sfratti. Nell’incontro, che si è svolto lo scorso 28 giugno, “si è fatto riferimento anche alla difficile situazione abitativa delle periferie, acuita dal perdurare della crisi pandemica e all’esigenza di un nuovo piano di edilizia popolare – scrivono i rappresentanti delle associazioni Giovanna Varalli, Antonio Di Berardo e Antonio Caprini – La Prefettura ha mostrato attenzione e sensibilità verso i temi sottoposti dalle rappresentanze sindacali, dando piena disponibilità al confronto e all’ascolto, con il pieno coinvolgimento nell’individuazione di soluzioni insieme a Comuni e Regione. Il Viceprefetto, a fronte della richiesta dei sindacati di una cabina di regia interistituzionale e sociale presso la Prefettura, facendosi parte attiva, ove si creassero le condizioni, riconvocherà le parti”.
Il Capo di Gabinetto, Dott. Francesco Baiocco ha ringraziato le associazioni, che con la loro attività danno un contributo importante per mantenere alta l’attenzione delle amministrazioni sul tema del diritto alla casa e si è impegnato a rappresentare le ragioni dei sindacati degli inquilini agli Enti preposti (Comuni e Ater nelle prossime settimane saranno chiamati a dare risposte a quei nuclei familiari che perderanno la casa). Il Capo di Gabinetto ha altresì confermato la disponibilità della Prefettura a favorire processi di negoziazione, di concerto con le amministrazioni locali e gli organi istituzionali competenti, affinché si eviti un appesantimento della già difficile condizione sociale delle famiglie colpite.
“Resta comunque alta la preoccupazione da parte delle Confederazioni CGIL CISL UIL oltre che dei Sindacati Sunia Sicet e Uniat, che continueranno le rivendicazioni affinché anche tutti gli enti locali, a partire dalle loro rappresentanze, lavorino congiuntamente per una soluzione che scongiuri una bomba sociale”, conclude la nota di SUNIA, SICET e UNIAT.