ROMA – Si lavora ad una serie di soluzioni ‘ponte’ per evitare che Roma passi un’estate ancora una volta alle prese con l’emergenza Rifiuti. Da settimane i sacchetti della spazzatura campeggiano attorno ai secchioni, per l’ennesima crisi di smaltimento. Campidoglio e Regione Lazio hanno svolto una serie di incontri al Ministero della Transizione Ecologica, con il titolare Roberto Cingolani che come gia’ il predecessore Sergio Costa sta cercando di mediare tra i due litiganti. “Abbiamo identificato alcune strade, Roma ha bisogno di un piano a lungo termine“, ha spiegato il ministro nei giorni scorsi. Da anni la disputa verte sullo stesso tema: il ciclo di smaltimento dei Rifiuti della Capitale non e’ autosufficiente, ha pochi impianti di trattamento e manca di una discarica di servizio. Da quando a fine 2013 e’ stato chiuso il maxi invaso di Malagrotta, uno dei piu’ grandi in Europa, sono state trovate alternative temporanee usando discariche nel territorio provinciale e regionale, conferendo gli scarti di lavorazione anche in molte altre Regioni. Il Campidoglio sostiene che nel territorio cittadino non ci sia spazio per un nuovo invaso, la Regione replica che il piano Rifiuti prevede che ogni territorio provinciale sia autosufficiente.

Nel frattempo non sono stati costruiti nuovi impianti di trattamento, uno – il Tmb del Salario – nel 2018 e’ andato a fuoco ed era comunque destinato a chiusura. Dopo che nei mesi scorsi ha chiuso la discarica di Roccasecca, in provincia di Frosinone, la situazione e’ tornata ad essere critica. A riprova di un ciclo fragile che alla prima difficolta’ va in sofferenza. Nel frattempo, la dirigente regionale del settore e’ stata indagata con l’accusa di concussione. Le soluzioni allo studio. Dal 1 luglio al 31 dicembre dovrebbero entrare in funzione degli accordi tra i 2 Tmb di Malagrotta – che trattano quasi meta’ dell’indifferenziato cittadino – con conferimenti in impianti in Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Abruzzo e Marche per un totale di 36mila e 400 tonnellate. Inoltre, si starebbe ragionando sulla possibile autorizzazione di un quinto invaso a Roccasecca. Il Campidoglio nel frattempo punta sul nuovo piano industriale di Ama, che prevede l’acquisto di un Tmb gia’ in funzione e sta muovendo i primi passi amministrativi per realizzarne un secondo in zona Santa Palomba. Mentre sono state presentate richieste alla Regione per realizzare due impianti di trattamento a Cesano e Casal Selce. Ma per realizzare questi impianti occorrera’ comunque tempo. Nel frattempo si procede con le soluzioni a breve scadenza – AGI –