GIULIANOVA – Qualche anno fa un violento maltempo rovinò la tomba dell’unico soldato italiano morto durante la “Sollevazione della Grande Polonia” contro la Germania (1918-1919), il giuliese Novizzo Cittadini nato nel 1898 e morto per un colpo di pistola al ventre nel 1919 in Polonia. In particolar modo fu spezzata la croce che sovrasta la tomba e fu lesionata la lapide, oltre alla caduta di vecchi alberi nel cimitero che ospitano gli insorti di Pozna?. La tomba, la più importante e meglio custodita tra gli insorti, viene periodicamente curata dall’Associazione Polonia-Italia di Pozna? (nata nel 1926, la più antica in Polonia) e sarà ora restaurata, come pubblicato dalla “Pozna? Digital Lapidarium” che raccoglie, virtualmente sul proprio sito web, la descrizione storica di ogni singola lapide del defunto.
Il soldato giuliese Novizzo Cittadini è ben descritto nel sito, corredato di numerose foto storiche e della comune iniziativa portata nella sua città natale. La richiesta dell’intervento è stata accolta favorevolmente dall’ufficio provinciale “Wielkopolski”, che finanzierà l’opera come tomba di guerra, mentre l’Associazione Polonia-Italia curerà la parte storica e biografica grazie alle ricerche condotte dalla documentarista e archivista polacca, Maria Lamberti; dal Presidente della “Wielkopolskie Towarzzystwo Genealogiczne di Gniazdo”, Wojciech Jedraszewski e dal ricercatore storico e delegato dell’INGORTP-Teramo, Walter De Berardinis. Sarà applicata alla tomba anche un QR-code, che porterà il lettore al sito e-lapidarium.pl, dove gli utenti potranno leggere la biografia completa. L’associazione ha voluto ringraziare anche l’apporto della signora S?awomirze Palacz (WUW) e di Rafa?owi Ratajczakowi (del dipartimento culturale UMP).
Anche l’INGORTP di Giulianova ricordò, il 20 aprile e il 2 novembre 2019, alla presenza del Commissario straordinario Eugenio Soldà prima e poi del neo Sindaco, Jwan Costantini, la figura del caduto Novizzo Cittadini. Alle rispettive due manifestazioni pubbliche parteciparono i rappresentanti dello Stato Maggiore dell’Esercito e fu letta la lettera dell’attuale Ambasciatore di Polonia in Italia, S.E. Anna Maria Anders.