E’ ovvio che l’ha fatto apposta. Un colpaccio per concentrare tutta l’attenzione su di sè. E’ ovvio è una manovra per battere un colpo, far sentire che esiste. E c’è riuscito. E così ha esagerato. Il tragico intrattenimento quotidiano offerto dai politici, seguito con passione dai cittadini che pure lo disprezzano, consente agli uni e agli altri di distrarsi. Altrimenti bisognerebbe occuparsi di lavoro, economia, criminalità, fisco, giustizia e questioni più noiose.
Ricordate quando, nel Ventennio berlusconiano, i comici erano considerati gli unici oppositori credibili? Bene, oggi i comici-comici si sono liquefatti, ma il vuoto che hanno lasciato è stato subito riempito dai politici-comici: i quali ormai pensano a tutto loro, al governo e all’opposizione, alla politica e alla satira.