Ma basta con questo teatrino. La Lega non è contro la spiaggia di alimentazione di Alba Adriatica. E’ contro D’Annuntiis, che corre troppo verso Roma, con il sostegno di Marsilio che gli ha fatto fuori Morra. E agitandosi – male – da fastidio ai piani della Lega che nonostante la mannaia del referendum – che ha ridotto i parlamentari da 21 a 13 – vorrebbe far eleggere 3 deputati su 9. E 2 senatori su 4. E non sarebbe possibile se i Fratelli di Giorgia continuassero a crescere in Abruzzo. La stessa cosa sta accadendo a Roseto dove La Lega teramana preferirebbe perdere piuttosto che vedere sindaco un candidato amico di D’Annuntiis e di Giorgia. Anche se amico solo per comuni amicizie eremitiche. Ma non anticipo. Su Roseto e sui personaggetti – a cominciare dalla cena di sabato scorso (illegale perchè al chiuso) – mi voglio divertire per tutto il mese di settembre.
Dietro il vergognoso ritardo e boicottaggio del progetto salva-spiaggia di Alba c’è un vero obiettivo da colpire. E si chiama Umberto D’Annuntiis. Attuale vicerè della val vibrata. Un ex Sindaco. Uno che lavora. Si alza la mattina e si muove. Certo sbaglia. Come tutti. E’ urticante, sbraita, risponde male. Non ha un ufficio stampa. Comunica come se fosse ancora un Sindaco. Ma lavora. E soprattutto da ex Sindaco conosce la gente ed è amato dalla gente. E questo da fastidio. Vuole colonizzare la vibrata con i Fratelli di Giorgia, e per questo va fermato. E a volerlo fermare non è Dino Pepe con i suoi modi signorili. I pisolini un pò troppo lunghi. E il culo comodo per trent’anni visto le attuali leve del PD. A sentirsi minacciato non è Sandro Mariani che naviga in altre acque e a Roma non vuole arrivarci con il PD. A voler bloccare l’esuberante omni presenza del sottosegretario è la Lega.
Ecco la scusa per additarlo .La sabbia, il ripascimento, l’arenile, l’estate. Un bla bla bla indecoroso. Un gioco sulla pelle dei deboli. Uno schiaffo all’intelligenza dei cittadini di Alba. Una offesa quotidiana alla ragione, sulla pelle degli operatori turistici già pesantemente danneggiati da mareggiate e covid. CI SONO I SOLDI. Siete stati lenti. SI PUO’ FARE Ma ora è tardi. E’ UTILE ci sono i pareri contrari degli esperti LA LEGA E’ CONTRO. La Regione ha la colpa. Un teatrino penoso rispolverando Manzoni.
Non quello degli sposi promessi e della peste in tempo di covid. Ma quello di Napoleone del 5 maggio. Un Napoleone che vorrebbe comandare ad Alba ma viene sconfitto dalla plebaglia di una confederazione di straccioni, uniti non per il popolo ma contro Napoleone.
“Stanno l’un contro l’altro armato… dall’Alpi alle Piramidi dal Manzanarre al Reno di quel securo il fulmine tenea dietro al baleno”. I colti politicanti, forti del loro noto genio e della eccelsa cultura – compresi gli assessori cazzari che annunciano Brignano e De Gregori a luglio ad Alba Adriatica – lo devono aver tradotto così: “Da Campli a Civitella, dal vibrata all’adriatico solo il fulmine poteva stare dietro a quel signore”. Meglio unirsi per batterlo. La scusa si trova.
Come definire se non imprudente, ma molto chiara, la nota del vice-presidente della giunta regionale, don Rodrigo Imprudente, che nel momento dell’inizio lavori, nel momento decisivo, e non due mesi fa, contro il vice re D’Annuntiis, e contro la popolazione di Alba che vuole l’opera, ha manzonianamente sentenziato “Questo lavoro non sa da fare!!” . Tradotto: Umberto D’Annuntiis questa inaugurazione non l’ha da fare.
Giusto ora, guarda il caso, Imprudente scopre “La salvaguardia degli equilibri ambientali”. Quindi tutti i pareri precedenti della Regione (a cominciare dal comitato v.i.a.) non valgono nulla ? Tutto il progetto -fortemente voluto dalla città- che prevede un investimento di 2 milioni di euro, anti-erosione, ripascimento e spiaggia di alimentazione, nella zona nord del litorale di Alba Adriatica, sono contro l’ambiente. Se è così va immediatamente interessata la magistratura. Se è così c’è un tentativo di reato ambientale in corso. La verità è che questo possono dirlo ai voccaperti, ai collusi con i corrotti. Non ai cittadini di Alba .
Certamente quest’opera, importante, utile, indispensabile, è stata boicottata, anche fortemente, dal PD locale – che è socio di maggioranza della giunta Casciotti e quindi anche dal Comune – e ciò non ha aiutato. Perché invece di mettere da parte le polemiche, di rimboccarsi le maniche, e prevedere da subito il ripascimento, e contestualmente accelerare sulla realizzazione delle barriere, sostenendo la posizione degli operatori turistici, si è preferito parlare di “promesse mancate di D’Annuntiis”. Che non ha saputo o voluto rispondere, dando voce a degli accoliti inascoltati senza voce ne peso, che hanno attaccato addirittura Salvini. Anche questo, buono per i voccaperti in un teatrino penoso.
Qualcuno ventila che si andrà avanti lo stesso. Ma è ovvio che un cantiere di 600 metri adesso – nelle 7 settimane di luglio e agosto – danneggerebbe il turismo. Certo c’è stato lassismo. Colpevole. Allora, visto che ormai è passato un anno (maggio 2020) dalla proposta di Dino Pepe, che prevedeva il contributo agli operatori del settore di 1 milione di euro per i danni delle mareggiate, che doveva diventare operativo entro il 21 giugno 2020 e mai erogato, intanto si potrebbero elargire queste risorse. Questo si può fare o pur di bloccare D’Annuntiis, la Lega sceglierà il biblico “Muoia Sansone con tutti i Filistei”.