TERAMO – Presidio dei lavoratori della Tercoop sotto la sede del Comune di Teramo, per protestare contro il bando per la gestione dei parcheggi a pagamento in base al project financing della Easy Help/Costruttori Teramani che non tutela, secondo quanto affermato dalla Filcams CGIL, i lavoratori. “La situazione – ha dichiarato il Segretario Generale di categoria Mauro Pettinaroè anche peggiore di quella che i sindacati si aspettavano con la sorpresa dei 4 lavoratori a chiamata sui 23 posti di lavoro e senza garanzie sulle ore di lavoro. L’Amministrazione non ha rispettato i patti, dopo un anno e mezzo di trattative, per salvaguardare i posti di lavoro. Nel bando di gara d’appalto non ci sarà posto per tutti e devono dirlo chiaramente, spiegando le motivazioni”.

“L’assessore Verna ha smentito se stesso – ha commentato Leo Iachini, presidente Tercoop, dopo l’animato confronto col rappresentante dell’Amministrazione e i lavoratori in presidio con i sindacati – perché fino a ieri rassicurava sulla salvaguardia di tutti i posti di lavoro a 36 ore, mentre oggi afferma il part time a 30 ore e dà risposte generiche sugli altri posti di lavoro. Non risponde neanche ai nostri quesiti sulle alternative dei nostri progetti, più vantaggiosi e, invece, sostanzialmente scartati. Ci devono spiegazioni sulle ragioni di queste scelte e non ci rassegneremo. Troveremo ancora forme di protesta, perché ci devono risposte chiare”.

Con un’accusa ben precisa affidata a un verso di ‘Bandiera bianca’ di Franco Battiato.

Il comunicato ufficiale Tercoop – L’Amministrazione comunale aveva la possibilità di lavorare e scegliere su due proposte di gestione dei parcheggi a pagamento. Con la prima, un “Contratto misto” presentato nel 2017 dalla Tercoop e valutato positivamente da una specifica Commissione consiliare, il Comune avrebbe ottenuto per 7 anni di gestione dei parcometri un guadagno di 840.000 euro di Cosap e un altro milione e mezzo di euro di risparmi attraverso l’erogazione gratuita di ulteriori servizi, per un guadagno totale di oltre due milioni e trecentomileuro, salvaguardando tutti i posti di lavoro. Con il Project financing proposto dalla Easy Help/Costruttori teramani, il Comune di Teramo in 8 anni di gestione incasserà 800.000 euro per l’affitto del suolo e otterrà un risparmio di centomila euro scarsi per lavori di arredo urbano. e alcune colonnine di ricarica elettrica, con un guadagno complessivo inferiore al milione di euro e 7 posti di lavoro persi.
Perché l’Amministrazione ha deciso di scartare il progetto molto più vantaggioso per il pubblico interesse e di prendere in considerazione quello meno conveniente per le casse comunali e l’occupazione? Perché alla Tercoop non è stata concessa la possibilità di chiarire e perfezionare alcuni punti della sua proposta, mentre alla Easy Help/Costruttori teramani è stato permesso di modificare e correggere il project financing secondo le indicazioni degli uffici comunali? Perché alla Tercoop è stato negato l’accesso agli atti e un breve incontro con il dirigente del quinto settore, propedeutici alla stesura e alla presentazione di uno studio di fattibilità per un nuovo e ancora più vantaggioso progetto? A cosa dobbiamo questa disparità di trattamento? L’Amministrazione nei bandi di gara pretende fatturati alti dai partecipanti come garanzia di affidabilità, ma poi concede il diritto di prelazione ad una società segnalata all’Anac per morosità, come risulta dalla delibera di giunta del comune di Siniscola fatta recapitare dalla Tercoop all’amministrazione comunale di Teramo. Come si giustifica questo contraddittorio e incoerente atteggiamento?
Pesanti e inaccettabili discriminazioni anche sui mancati risarcimenti per la sottrazione di stalli, che hanno comportato negli ultimi dieci anni quasi un milione di mancati ricavi per la Tercoop e ingiuste decurtazioni alle spettanze e ai diritti del personale. Ai soci lavoratori che hanno chiesto di poter gestire per alcuni anni il piano a raso di piazza Dante a titolo risarcitorio, il sindaco ha risposto sul quotidiano Il Centro: “nemmeno a parlarne”. Al contrario, con i gestori del parcheggio di piazza Dante l’Amministrazione comunale si è dimostrata molto generosa e nonostante il regalo di centinaia di migliaia di euro in più rispetto al risarcimento dovuto, continueranno a gestire il piano a raso per tutto l’anno e poi si vedrà.
La legge impone alla pubblica amministrazione di perseguire il pubblico interesse in modo imparziale e trasparente, con lealtà e buona fede, evitando discriminazioni e favoritismi di ogni sorta. Come lavoratori e come impresa abbiamo il diritto alle dovute e doverose spiegazioni su quanto avvenuto e sta avvenendo. a nostro danno. Per dirla con le parole pronunciate dal sindaco domenica scorsa in ricordo di Giovanni Falcone: “È assolutamente doveroso rivendicare verità e giustizia, rifiutando atteggiamenti non trasparenti. Giustizia intesa come la restituzione a chi è stato privato di qualcosa che è suo, tale da garantire uguaglianza e libertà, favorendo l’inclusione, nonché l’assunzione di responsabilità di ciascuno rispetto alla tutela dei diritti di tutti”. Noi ci siamo…e l’Amministrazione comunale?

 

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