TERAMO – In provincia di Teramo è stato particolarmente travagliato il passaggio degli ex LSU o appalti storici al ruolo di collaboratore scolastico. Erano stati accantonati 178 posti  per consentire a questi  lavoratori di poter entrare a far parte degli organici delle scuole. In servizio ne sono 232 di cui 108 part time. A gennaio i part time hanno avuto la possibilità di trasformare il loro contratto a tempo pieno. Ciò ha determinato 54 posti in più in organico. “Le conseguenze di questa situazione, senza interventi specifici, in assenza di un aumento dell’organico di diritto delle scuole, sarebbero state che molti collaboratori scolastici, dichiarati in sovrannumero, avrebbero dovuto cambiare scuola, con evidenti disagi e discriminazioni. Anche i diritti dei precari sarebbero stati messi in discussione, in quanto non avrebbero trovato i posti esistenti”, è l’analisi che ne fa la FLC CGIL Teramo, che precisa: “Con l’intesa sottoscritta il 20 maggio, si sono stabilite regole nuove per la mobilità di questo personale internalizzato; infatti il Ministero si impegna:

  • a promuovere l’adozione di soluzioni normative finalizzate all’attivazione di una dotazione organica aggiuntiva;
  • a consentire il trattamento del personale soprannumerario attraverso le procedure dell’organico di fatto”.

“Nell’intesa, finalmente, gli ex LSU entrano a far parte a pieno titolo nelle graduatorie interne delle scuole e quindi possono utilizzare tutti gli strumenti contrattuali  per la mobilità (trasferimenti, utilizzazioni e assegnazioni provvisorie) prima preclusi. Si è deciso che in sede di rinnovo del prossimo CCNI triennale sulla mobilità – continua la nota sindacale – verranno individuate particolari forme di salvaguardia del diritto al rientro nella sede di precedente titolarità per gli individuati come soprannumerari. Non può che essere valutata positivamente questa intesa in quanto interviene per coprire le disfunzioni che la trasformazione dei contratti aveva causato a tutto l’organico ed evitare conflitti interni alle scuole in presenza di lavoratori comunque portatori di diritti acquisiti”.

“Sono state molto importanti le pressioni  che abbiamo portato avanti (tre sit-in da febbraio) e che hanno messo l’Amministrazione a prendere atto della complessità della situazione venutasi a creare, soprattutto in alcuni territori come quello teramano, con tanti lavoratori coinvolti, e si è convinta a sottoscrivere un impegno concreto per aumentare l’organico e a destinare risorse aggiuntive per l’utilizzazione in organico di fatto degli eventuali sovrannumerari. L’intreccio tra leggi e contratti non ha consentito di poter fare ulteriori passi avanti; tuttavia  l’intesa rappresenta un primo passo verso una nuova direzione  in cui tutti hanno gli stessi diritti e le stesse prerogative. In questo modo si garantiscono i lavoratori ATA coinvolti, compresi i precari. Faremo in modo da vigilare attentamente affinché gli impegni assunti siano tradotti in atti normativi al più presto”, conclude Flc CGIL Teramo.