Dopo il grande successo della puntata “extra time dedicata alla nostra città, ancora una serata da non perdere su Teleponte MARTEDI 18 MAGGIO ore 21.00: “La scuola che verrà” .
Con il conduttore LEO NODARI interverranno le dirigenti scolastiche: SABRINA DEL GAONE (Istituto “Moretti” Roseto); MANUELA DIVISI (I.C. Corropoli); ELEONORA MAGNO (I.C. Montorio); CATERINA PROVVISIERO (Istituto Di Poppa Teramo).
La scuola oggi, un mondo che riflette alla perfezione le dinamiche più generali della società: rapporti fra studenti, il rapporto con la famiglia, il condizionamento della tv, internet e le relazioni virtuali.
Mentre la società cambia repentinamente, diventando più tecnologica e multirazziale, la scuola è all’altezza o resta al palo vincolata a vecchi schemi e paga le conseguenze di questo immobilismo. Diventa così uno specchio che riflette solo l’involuzione in peggio della realtà circostante, travolta da una crisi materiale e morale ?
Pesa l’appannamento della figura dei genitori, che in passato avevano il ruolo di guida per i figli ma in questi anni – messi sotto pressione – non riescono più ad adempiere alla funzione di educatori e questo si ripercuote negativamente sul comportamento dei figli, sia all’interno della scuola che nella vita pubblica ?
Non possiamo permetterci di tenere fuori dalla società della conoscenza le nuove generazioni; la scuola è il terreno principale in cui i ragazzi si incontrano con gli altri, uguali e diversi, ed imparano la difficile arte del dialogo e del rispetto tra culture e tra persone. Non può trasformarsi per nessuno nel luogo della separazione, della prepotenza e della violenza”. La scuola non è l’unico soggetto educante nel territorio, ma è l’unica istituzione pubblica dedicata all’educazione e all’istruzione, ciò non può giustificare il suo isolamento né l’autoreferenzialità, ma deve portare a costruire nel territorio da parte di tutti i soggetti responsabili, dalle amministrazioni locali al governo centrale, dall’associazionismo al mondo dell’impresa e del lavoro, una qualità culturale tale da rendere efficace la sua azione –sottolineano – L’Italia ha bisogno che la scuola sia di qualità, per tutti.