Giustamente non tutti i cittadini sanno (ne gli interessa sapere) che il bilancio di previsione è il documento contabile che espone il reperimento e l’impiego delle risorse pubbliche. Cioè in soldoni, contiene tutte le entrate che il Comune prevede di incassare nel corso dell’anno e tutte le spese che prevede di dover sostenere. Rappresenta perciò il principale riferimento per la gestione di un Comune, come di una società. Come di ogni famiglia che fa i conti con entrate e uscite. E’ più chiara ora l’importanza? Va da se che il bilancio di previsione e? atto di straordinaria importanza politica e amministrativa. Ogni consigliere comunale impara subito che attraverso di esso si fa politica, per questo in ogni amministrazione è fonte di intenso confronto dialettico tra giunta e consiglio e, all’interno di quest’ultimo, tra maggioranza ed opposizione, perché il bilancio di previsione in quanto fissa gli stanziamenti, l’imposizione di tariffe e tributi, le spese. Nel Bilancio di previsione è, inoltre, indicato il risultato contabile d’amministrazione (avanzo/disavanzo di amministrazione) così, anche nell’ambito contabile , si può valutare, sia pure in modo sintetico, la qualità, efficacia, coerenza di una amministrazione.
Detto questo si può maggiormente apprezzare quanto sia grave il fatto che nell’ultimo consiglio comunale di Pineto, il consigliere dello stesso partito del Sindaco, Ernesto Iezzi, si sia astenuto nel votare il bilancio di previsione 2021 2023; l’assessore di giunta Marta Illuminati abbia abbandonato il Consiglio prima del voto non approvando il bilancio di previsione; il capogruppo di Scegliamo Pineto Gabriele Martella nella dichiarazione di voto abbia ribadito che “non c’è più la maggioranza”. Dunque, se passeggiando con la sua bicicletta sulla spiaggia di Scerne, dove allieta le turiste che lo ammirano al suo passaggio, non ci fosse stato Monticelli a ordinare “Salvate il soldato (semplice) Robert, il bilancio di previsione non sarebbe stato approvato.
Secondo voci raccolte ai margini di un incontro elettorale rosetano pare che Luciano D’Alfonso, novello andreottiano, abbia detto “ Ah Lucià e che te serve?”. La domanda è pertinente. Perché Monticelli ha salvato un Sindaco immobile, poco efficace, poco amato, politicamente finito. Come ho già scritto. Ma non lo scrivo più altrimenti ritenendosi un intoccabile – con un certo conte Astolfi da Atri – si arrabbia. Dev’essere l’aria del Cerrano a mettere nervosi.
Ripeto: perché invece di riprendersi la sua città a ottobre Monticelli – non potendogli dare un colpo d’ala – ha dato una botta di ossigeno a Verrocchio? Strano vero? Che c’entra Tomasso Belzebù con Pineto? Che c’entra l’elezione del sindaco di Roseto (che ad oggi il Pd ha perso), con il salvataggio di un sindaco senza più fiato rieletto da poco? Se volete saperlo seguitemi. Buona domenica.
Leo Nodari