NERETO – Sono iniziati nella giornata di oggi i lavori, a cura della Ruzzo Reti, per la realizzazione del nuovo collettore fognario tra le vie Matteotti e Brodolini.

Un intervento atteso e reso di assoluta priorità per alcune abitazioni ancora sprovviste di allacci alle fogne e tuttora legate alle fosse Imhoff.

A renderlo noto è stato il sindaco del centro vibratiano Daniele Laurenzi.

“Ringrazio la Ruzzo Reti Spa, la Presidente Alessia Cognitti e gli altri componenti del Consiglio di Amministrazione Alfredo Grotta e Alberto Fagotti, il direttore generale Pierangelo Stirpe nonché l’Ing. Berardo Nardi responsabile del procedimento per il progetto di realizzazione rete fognante a servizio delle abitazioni site all’ingresso del paese, tra via Matteotti e via Brodolini, sulla SS259 nel Comune di Nereto”, commenta Laurenzi.

“Oggi con l’avvio dei lavori da parte della Ruzzo Reti Spa risolviamo l’ennesimo problema antico.
Dall’inizio del mio mandato amministrativo vi è stata un’attenta ricognizione delle criticità perstenti sul territorio, anche su questo importante comparto, ulteriormente dopo diverse richieste dei privati residenti, l’amministrazione comunale ha aperto un tavolo di confronto con la Ruzzo Reti Spa dove è emersa l’assenza di fognatura pubblica per diverse abitazioni.
L’intervento consiste nella realizzazione di un nuovo tratto di collettore fognario lateralmente alla SS 259, congiuntamente alla realizzazione di un impianto di sollevamento, con sbocco finale sulla fognatura esistente di Via Brodolini.
Questi lavori permetteranno di servire tutte le abitazioni presenti ai lati della strada statale, attualmente non collegate alla pubblica fognatura.
Tale intervento permette di scongiurare possibili episodi di inquinamento dei corpi
idrici superficiali e dell’ambiente limitrofo e allo stesso tempo consente di estendere il servizio depurazione e fognatura a tutte le utenze ad oggi non servite.
La realizzazione di infrastrutture necessarie sul nostro territorio sono la migliore risposta dell’ attuale CdA, che prosegue il lavoro di risanamento e riorganizzazione societaria dopo le passate note gestioni, dove la società pubblica Ruzzo ha accumulato debiti astronomici, frutto di scelte dissensate del passato, quando, ad esempio, soprattutto in determinati territori, spesso, invece di realizzare infrastrutture si è pensato esclusivamente a sistemare altro”.