PESCARA – Nella nostra comunità regionale è tutto un fiorire di iniziative, appelli, raccolta firme e tavole rotonde intorno al futuro del futuro delle nostre ferrovie. E’ una cosa nobile e bella sapere che gli uomini di oggi si preoccupano degli uomini del dopodomani.
Sarebbe forse utile impegnare almeno un centesimo dell’interesse per le ferrovie del futuro del futuro, anche per quelle di domani.
E il domani, cioè per l’oggi che sta per tramontare, potrebbe essere molto amaro.
Già da anni sono iniziati i lavori per la linea ad Alta Velocità /Alta Capacità da Napoli a Bari; la conclusione dei quali era prevista per il 2026. Con i finanziamenti disponibili con il Next Generation Eu è probabile che le scadenze temporali previste possano essere mantenute. Ma anche se la realizzazione della linea ad Alta Velocità/Alta Capacità Napoli-Bari dovesse ritardare qualche anno, è sicuro che si farà (confermato anche dal PNRR). E quando la nostra comunità regionale aprirà finalmente gli occhi su quella realizzazione, comincerà finalmente a capire.
Comincerà a capire che siccome il 90% dei treni che oggi passano per Pescara arrivano o partono dalla Puglia, e con la linea veloce verso Napoli i treni verso nord in partenza dalla Puglia potrebbero circolare su questa nuova infrastruttura, il tratto di linea Pescara-Bologna-Milano rischia di diventare un binario morto.
Se i treni Bari-Milano impiegheranno meno tempo sulla linea Alta Velocità verso Napoli, rispetto alla Direttrice Adriatica, è inevitabile che dalle nostre parti ci sarà il deserto.
Per evitare che le Frecce che partono dalla Puglia e vanno verso il nord passino tutte per Napoli-Roma, è fondamentale che la nostra classe politica si impegni ad ottenere dal Governo che almeno due coppie di Frecce Rosse attualmente in circolazione sulla Direttrice Adriatica, possano ridurre di molto il tempo di percorrenza. E questa riduzione è possibile realizzarla già oggi a costo zero: basterebbe che le Frecce Rosse in circolazione lungo la Direttrice Adriatica utilizzassero materiale ETR 500; effettuassero massimo tre fermate (Foggia-Pescara e Bologna) e nel tratto Bologna-Milano utilizzassero sempre la linea ad Alta Velocità.
In questo modo sarebbe possibile ridurre di molto il tempo per collegare Bari a Milano, con la conseguenza di non deviare tutta l’attuale offerta ferroviaria sulla Direttrice Adriatica sulla costruenda linea ad Alta Velocità Bari-Napoli.
Ma occorre che la nostra classe politica si muova; oggi.