ROMA – Rispettare il criterio dell’autonomia scolastica, prevedere differenziazioni da regioni a regioni, lasciare la possibilita’ di decidere a chi puo’ valutare la situazione sul territorio. Prima dell’incontro con il governo (saranno presenti per l’esecutivo i ministri Speranza, Bianchi, Gelmini e Giovannini) i presidenti di Regioni hanno fatto il punto in una riunione politica sul tema della scuola. A partecipare quasi tutti i ‘governatori’. La richiesta che verra’ avanzata all’esecutivo e’ quella di assicurare un criterio di flessibilita’.
I presidenti di Regione si impegnano a garantire almeno il 50% delle presenze degli studenti in classe. Ma chiederanno la possibilita’ di deroghe, legate soprattutto a quegli edifici che non possono adattarsi alle norme che scatteranno dal 26 aprile. “Un conto e’ preservare il rispetto delle regole in un ristorante, un altro e’ pretenderlo per le scuole”, il ragionamento di un presidente di Regione. Sul tavolo anche il nodo Tpl, con l’eventualita’ di prevedere una differenza di percentuale di capienza nei trasporti pubblici rispetto a quella attuale. Tra le richieste anche la possibilita’ di prevedere ingressi scaglionati. Non e’ escluso che nella riunione che si terra’ oggi non si possa parlare anche delle riaperture. Sul tavolo i ‘desiderata’ emersi nei giorni scorsi. Ovvero allungare l’orario del coprifuoco alle 23, anticipare misure per alcune categorie, come quelle per le palestre e per la ristorazione al chiuso. Ma l’orientamento dei governatori e’ quello di dividere il tema della scuola da quello della ripartenza. “Dico si’ all’apertura delle scuole, ma dobbiamo farlo in sicurezza”, dice il presidente del Veneto, Zaia, “impossibile organizzare trasporti, mancano i mezzi”. L’idea e’ quella di “rendere facoltativa la partecipazione alla Dad per gli studenti maggiorenni”. E’ una “equazione insostenibile pretendere che i mezzi abbiano un riempimento al 50% se gli studenti rientrano a scuola al 100%”, argomenta il presidente della Lombardia, Fontana. “Una quota di Dad restera’”, ha annunciato Miozzo, consulente del ministro dell’Istruzione, Bianchi, in un’intervista a ‘La Stampa’. Sulla vaccinazione al personale scolastico, Marsilio ha sottolineato che in Abruzzo “e’ stata una delle priorita’ e siamo una delle regioni in stato piu’ avanzato per quella categoria”. “La salute rimane la nostra priorita’, ma dobbiamo permettere al Paese di ripartire. In sicurezza, con protocolli chiari e soprattutto con continuita’”, osserva il governatore del Piemonte Cirio. Oggi all’incontro tra Regioni e governo si discutera’ della possibilita’ dei test salivari, idea avanzata dal governo (presto arrivera’ una circolare del ministero della Salute) e da alcuni membri del Cts. Sempre alle 17 il Comitato tecnico scientifico si riunira’ per esprimere il suo parere su alcuni nodi da sciogliere in vista del 26 aprile, come quello sul coprifuoco e del pass che servira’ in prospettiva a spostarsi tra regioni rosse e arancioni – AGI –