L’AQUILA – “La Regione è pronta a mettere insieme tutti gli attori che vogliono il bene del versante teramano del Gran Sasso e non farà mancare il suo apporto e il suo ruolo di regia affinché si arrivi a una distensione dei rapporti e al superamento dei particolarismi che sino ad oggi non hanno agevolato quel percorso di dialogo imprescindibile per rilanciare il comprensorio montano”. A dichiararlo è il consigliere regionale della Lega Simona Cardinali che a tal proposito dice: “D’intesa con l’assessore Pietro Quaresimale, il sottosegretario Umberto D’Annuntiis e, naturalmente, con i consiglieri regionali teramani del gruppo Lega, intendo convocare, come peraltro ho già proposto da tempo, un tavolo di lavoro a cui prendano parte sia i soggetti istituzionali coinvolti, ma soprattutto i sindaci di Pietracamela e Fano Adriano, Michele Petraccia e Luigi Servi, affinché si possa dar loro e alle loro comunità garanzie per il futuro delle due stazioni sciistiche”.
“In un momento delicatissimo per il comparto del turismo a causa della pandemia, e nel quale il turismo di prossimità dovrebbe poter contare su una risorsa come il comprensorio del Gran Sasso, è inaccettabile che non si riesca a trovare una sintesi che conviene a tutti – continua la Cardinali – conviene alle istituzioni, conviene alla politica, conviene agli imprenditori locali, alle comunità e alla popolazione della montagna, e alle Asbuc e conviene a Teramo tutta in senso lato. E’ nostro dovere non girare le spalle. Per questo che convoco sin da subito un tavolo a cui tutti siano chiamati alla responsabilità di questa risorsa da preservare. E’ evidente che al di là della retorica, mi aspetto che dal tavolo si esca con certezze chiare sulla permanenza in sede degli impianti e con prospettive di sviluppo economico locale da dare ai sindaci quali migliori interpreti della storia di due comunità che tengono alle due stazioni sciistiche e che ne intuiscono le potenzialità mai finora sviluppate appieno. Proprio l’emergenza Covid avendo già imposto un ripensamento delle classiche destinazioni turistiche, potrebbe paradossalmente costituire oggi l’occasione da cogliere al volo per dare una nuova centralità turistica ed economica a un territorio che potrebbe diventare l’ago della bilancia dell’economia turistica teramana”. Cardinali tuttavia non si limita a delineare un percorso di breve periodo, ma coglie l’occasione della convocazione di un tavolo anche per guardare a una prospettiva più lunga.
“Da tempo ho in animo di aprire una discussione sul ruolo della Regione nell’ambito del turismo montano e sulla possibilità di una compartecipazione pubblica che potremmo garantire nell’ottica però di un discorso unitario per tutti i comprensori sciistici e montani abruzzesi. E’ evidente che prima di percorrere questo ragionamento è necessario che il comprensorio del Gran Sasso Teramano sia pronto e coinvolto in tal senso, in modo che anche noi, come Regione, possiamo gettare le basi per una compartecipazione pubblica unitaria di lungo periodo che possa dare stabilità economica e coordinamento nella promozione montana della destinazione Abruzzo. A livello politico c’è la volontà della Regione e di tutti noi per fare la nostra parte, ma è evidente che per camminare insieme, ciascuno deve farsi carico di superare orticelli e incrostazioni in ragione di uno sviluppo e un rilancio che va costruito adesso”, conclude Cardinali.