L’AQUILA – Il Tribunale del Riesame dell’Aquila ha ordinato la riapertura delle linee di imbottigliamento nello stabilimento di Canistro (L’Aquila) di proprietà della società Santa Croce, con l’annullamento del decreto di sequestro preventivo emesso nei giorni scorsi dal Gip di Avezzano su richiesta della Procura del centro marsicano che indaga su una presunta miscelazione di acqua minerale delle due sorgenti, “Fiuggino” e “Sant’Antonio Sponga”.
Permane invece il sequestro preventivo, operato dalla Guardia di Finanza, di alcuni lotti di bottiglie di vetro di acqua minerale del marchio Santa Croce con etichetta “Fiuggino”, della quale la società è concessionaria, a differenza di quanto accade con la Sant’Antonio Sponga, la cui revoca da parte della Regione Abruzzo è stata impugnata dal sodalizio del patron Camillo Colella che ha in atto un duro contenzioso nei confronti dell’ente regionale: in tal senso, il legale della Santa Croce Roberto Fasciani, del foro di Avezzano, sta vagliando il ricorso in Cassazione.