NERETO – Il sindaco Daniele Laurenzi, sulla base delle ultime comunicazioni avute dalla ASL di Teramo ha reso noto l’aggiornamento dei numeri del contagio nel territorio comunale neretese.
Ad oggi sono 109 le persone positive a domicilio, mentre 55 persone sono invece attenzionate in isolamento domiciliare e 2 soggetti sono ricoverati in ospedale.
Subito dopo Pasqua, vista l’ordinanza del Presidente della Regione n. 21 del 2 aprile 2021, è stata prorogata la zona rossa per Nereto, Colonnella, Sant’Egidio alla Vibrata, Sant’Omero, e vi entrano Alba Adriatica, Martinsicuro, Canzano e una frazione del comune di Valle Castellana, dal 6 aprile fino all’11 Aprile 2021.
“Mi preme però farla una riflessione sulle disposizioni del Governo che riguardano le attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e grado”, afferma Laurenzi.
“Dal 7 aprile al 30 aprile 2021 il Governo ha deciso di riaprire le Scuole in presenza, nella zona rossa le attività didattiche del secondo e terzo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado, nonché le attività didattiche della scuola secondaria di secondo grado si svolgono esclusivamente
in modalità a distanza.
Pertanto dal 7 è prevista la riapertura in presenza fino alla prima media e la disposizione non può essere derogata da provvedimenti dei Presidenti delle regioni e delle province e dei Sindaci.
La predetta deroga è consentita solo in casi di eccezionale e straordinaria necessità dovuta alla presenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus SARS-CoV-2 o di sue varianti nella popolazione scolastica.
I provvedimenti di deroga sono motivatamente adottati sentite le competenti autorità sanitarie e nel rispetto dei principi di adeguatezza e proporzionalità, anche con riferimento alla possibilità di limitarne l’applicazione a specifiche aree del territorio.
Per quanto sopra, sentita la Dirigente scolastica, mi appresto nell’inviare la richiesta di valutazione alla ASL di Teramo sulla nostra situazione epidemica.
A mio avviso i numeri del contagio sono ancora molto, troppo alti rispetto alla popolazione residente e la didattica in presenza, con i servizi di refezione e trasporto scolastico garantiti, potrebbe generare ulteriori rischi sanitari.
Se è tutto chiuso o socchiuso e si chiedono ulteriori sacrifici alle attività economiche e in generale a tutte le sfere della nostra esistenza, trovo la decisione del Governo una mera decisione demagogica”.