Riceviamo e pubblichiamo:
TERAMO – Dal Dipartimento per la Salute e il Welfare della Regione Abruzzo è stata convocata una riunione sindacale per il giorno 18 ottobre alle ore 15,30 presso lo stesso Dipartimento, per discutere dei fabbisogni di personale nelle ASL abruzzesi.
Per le OO.SS. teramane rappresenta una ghiotta occasione non solo per parlare e rimuovere nell’immediato ogni ostacolo alla proroga dei contratti a tempo determinato, senza i quali resta come unica alternativa la diminuzione delle prestazioni ospedaliere, ipotesi veramente drammatica non solo per la tutela della salute dei cittadini, ma anche sotto l’aspetto economico e sociale in un territorio attanagliato ormai da anni da una profonda crisi economica e dall’abbandono costante strutture e servizi pubblici che nel recente passato hanno garantito crescita, sviluppo e servizi ai cittadini.
La posizione assunta dalla Regione Abruzzo del rispetto dei limiti di spesa con conseguente blocco dei contratti a tempo determinato in scadenza al 31/10/2018, e parliamo di oltre 180 unità, per la ASL di Teramo, già sotto organico, può significare una sola cosa, chiudere qualche Ospedale in alternativa darli in gestione a privati.
Da una ricognizione effettuata a livello regionale e comparando i parametri individuati dal legislatore nazionale , popolazione/posti letti pubblici, la ASL di Teramo rispetto le altre ASL regionali risulta fortemente sotto organico, e considerata l’assenza sul territorio provinciale di strutture private, per i cittadini teramani significa liste di attesa infinite, curarsi fuori provincia e per il personale dipendente stress e malessere lavorativo.
Il fenomeno di curarsi fuori provincia, andrebbe fortemente limitato sia per l’enorme danno economico che arreca al territorio che per i forti disagi ai quali vengono sottoposti i cittadini, invece il contrario, si spendono milioni di euro per i cittadini che sono costretti a rivolgersi a strutture pubbliche e private convenzionate di altre regioni, e contestualmente si limitano le assunzioni e si bloccano i contratti flessibili. Come dire “andate a curarvi fuori provincia!”
Sono questi gli argomenti che porteremo sul tavolo sindacale regionale per chiedere ed ottenere una inversione di rotta in modo, particolare per la ASL di Teramo che nonostante il proprio virtuosismo nel mantenere in ordine i conti e nel rispettare gli indirizzi e gli obiettivi sanitari regionale, deve oggi pagare senza colpe e più di altri.
Un monito ai nostri rappresentanti regionali di ogni appartenenza politica, probabilmente distratti, che ormai siamo stufi di assistere alla morte istituzionale e amministrativa del nostro territorio attraverso tagli su servizi sanitari, servizi sociali, ridimensionamenti di servizi pubblici
I SEGRETARI PROVINCIALI
CGIL FP Pancrazio Cordone- CISLFP Andrea Salvi – UILFPL Alfiero Di Giammartino