TERAMO – L’Associazione Robin Hood di Teramo, in difesa del consumatore, fa chiarezza sulla querelle delle bollette di gennaio 2021 della Ruzzo Reti, che impazza tra i cittadini e a livello politico. “L’Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) regolamenta fatturazioni, letture e rateizzazioni e le regole vanno rispettate – afferma Pasquale Di Fernando, presidente dell’associazione – La Ruzzo Reti ha sbagliato a non fatturare prima e i cittadini possono eccepire la prescrizione per il periodo superiore ai due anni. Non si possono chiedere rimborsi, ma da ora in avanti, laddove le letture e le fatturazioni non avvengono correttamente, si posso richiedere indennizzi”.

“La legge di Bilancio 2020 nelle disposizioni di cui all’ex art. 1 comma 295 della legge 27.12.2019 n. 160, con susseguente delibera regolatoria dell’Arera la n.  569/2018/R/COM successivamente integrata e modificata  il  26 maggio 2020 184/2020/R/COM ha stabilito giustamente, (lo riteniamo giusto il precedente meccanismo non tutelava i consumatori), che i consumi energetici o idrici devono essere fatturati entro due anni – si precisa in una nota dell’Associazione Robin Hood – Si introduce un tema che è quello della impossibilità della fatturazione, Ruzzo dunque non poteva fatturare. Le società di energia, per non modificare i programmi di fatturazione hanno per lo più introdotto l’invio con la fattura del relativo modello per richiedere il ricalcolo. La Ruzzo Reti ha avviato le rateizzazioni senza tener conto della necessità di ricalcolo, evidentemente pensava o non si è accorta dell’errore. La fatturazione, in questi settori, prevede un ciclo di fatturazione normalmente annuale ( può variare sulla base dei consumi) fatture stimate in linea con i consumi storici, ed  una fattura di conguaglio annua. Tale problematica con la lettura elettronica a distanza è di fatto superata. Le letture quindi sono programmate e l’autolettura è una scelta libera del consumatore. La riteniamo necessaria per evitare spiacevoli inconvenienti (perdite di acqua…). La lettura delle bollette al 30.9.2018 non è congrua le stesse sono rilevate come stimate in altre bollette. La Ruzzo Reti ha quindi prefigurato in questa data l’inizio del periodo di fatturazione a conguaglio, però ci sono anche delle eccezioni che vanno valutate, contatori non letti da più anni. La prescrizione a garanzia del consumatore rappresenta un nocumento alle casse della società per le quali qualcuno dovrà rispondere”.

“Riepilogando:

1 le fatture sono un atto dovuto ed imposto dalla delibera Arera;

2 la lettura di inizio fatturazione non è reale ma calcolata;

3 il consumatore ha diritto alla rateizzazione;

4 la prescrizione biennale va eccepita, invero, non doveva avvenire;

5 l’auto lettura non è un obbligo ma una opportunità.

Permangono altre problematiche da affrontare come  i tempi di risposta ai reclami, l’attivazione delle fatturazione e volture, bonus sociali non applicati, la compensazione del credito nelle fatture successive”.

Nel frattempo l’Associazione Robin Hood ha già predisposto un centinaio di ricorsi, “eccependo sia la legittimità della lettura, sia la prescrizione – ha spiegato Di Ferdinando – Quanto alle rateizzazioni, è bene precisare che l’Autorità prevede un periodo pari agli anni di fatturazione non rispettata”.

 

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