Chi si può vaccinare ? Quando ? Sulla home page del Ministero della Salute in merito al piano nazionale di vaccinazione per il COVID-19 leggiamo che “ Abbiamo iniziato proteggendo gli operatori sanitari, il personale e gli ospiti dei presidi residenziali per anziani e gli anziani over 80. A seguire vaccineremo le persone estremamente vulnerabili, intese come affette da patologie o disabilità . A seguire ….” In Abruzzo non è andata così. Lo sappiamo. E va bene.
Come sappiamo che l’Italia ha già perso la sfida vera: quella contro i furbetti del vaccino . Secondo La7 ed Enrico Mentana 3 su 10 hanno scavalcato la fila. Tra questi anche dei magistrati. Il quotidiano Libero ha lanciato una campagna per avere la pubblicazione di questi nomi e denunciarli per peculato (da 2 a 5 anni). Fin dall’inizio nei primi giorni di gennaio “Il Ruggito” chiese alla Asl e alla Regione di pubblicare se non i nomi almeno le categorie che venivano vaccinate. Per sapere così in modo semplice chi ne ha diritto e chi no secondo le fasce di priorità stabilite dal ministero della Salute.
Visto che il malcostume permane e, se un terzo delle vaccinazioni fin qui effettuate in Italia avrebbero riguardato pazienti che non ne avrebbero diritto, è estremamente grave lo voglio riproporre.
Non accettare questa semplice prassi di trasparenza significherebbe – ancora una volta nella nostra città – far prevalere, anche nella drammaticità della pandemia, la cultura del più furbo, del chi “non sai chi sono io”, di chi, occupando posizioni che dovrebbero essere di controllo e garanzia, le usa per motivi familistici o personali. Ancora più grave a Teramo se i furbi venissero vaccinati prima dei portatori di handicap, cardiopatici e disabili.
Dott. Brucchi è possibile che a Teramo non siano state invitate tutte le persone che devono essere vaccinate oggi dalle 14 alle 18,00 all’Ipogeo ? E’ possibile che non siano partiti gli sms ne le telefonate per gli psicologi di Teramo ? E’ un caso è vero ? Non è che non viene invitato chi deve e, invece, questo pomeriggio ci ritroviamo “i furbetti” . Dott. Brucci oggi facciamo solo tutti gli psicologi è vero ? Non ci sono amici è vero ?
Ora, non ho dubbi che la nostra Asl gestisca correttamente il piano vaccinale e che rispetti rigidi criteri di terzietà ed imparzialità nella somministrazione dei vaccini, soprattutto agli anziani e alle persone che presentino situazioni di fragilità; ciò nonostante rileviamo una sorta di tendenza diffusa e prorompente da parte di singoli e di intere categorie ‘a saltare la fila’ che, necessariamente, deve essere arginata e non assecondata dalla politica.
Il diritto a vaccinarsi sia un diritto dell’individuo, oltre che un interesse della collettività, riconosciuto dalla Costituzione della Repubblica,; “l’art 32 recita infatti: ‘la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto del cittadino’. Ciò metterebbe al riparo i diritti dalla grande possibilità che è data alla politica, come sempre, di interferire nella vicenda a garanzia di logiche e pratiche clientelari che, come si sa, sono molto diffuse e praticate in città.
Il rendere pubblici i dati escluderebbe, invece, ogni possibile tentativo truffaldino, ancora più intollerabile in questo periodo, di sovvertire l’ordine delle prenotazioni e il diritto inalienabile alla vaccinazione. Che la Regione e la ASL, perciò, a riprova della correttezza delle procedure adottate pubblichino gli elenchi aggiornati delle categorie cha vanno vaccinate. , Questo gioverebbe non poco alla credibilità della azione della Amministrazione pubblica nella nostra Città e nella nostra Regione.