TERAMO – Prendiamo atto che la profondità di pensiero di Manola Di Pasquale abbia di recente avuto un evidente salto di qualità. Un upgrade netto, che però tradisce in maniera piuttosto evidente il bisogno di apparire a tutti i costi e la necessità di intervenire, per non finire nel cono d’ombra del dimenticatoio. Una vera e propria crisi d’astinenza da incarico politico, Lei che ne ha avuti più di chiunque altro, dal Consorzio Agrario all’Istituto Zooprofilattico (per il quale lascio’ addirittura il consiglio comunale di Teramo, il luogo del dibattito nel quale oggi vorrebbe inserirsi). Eppure Manola di Pasquale non potrebbe proprio dare patenti agli eletti. Tra Comune, Regione e Parlamento, si è candidata non meno di 7 volte, riuscendo ad essere eletta, forse, due volte. Stupisce dunque davvero poco che abbia così poco rispetto per gli eletti, di maggioranza o minoranza che siano. Le suggeriamo, nell’attesa di un nuovo incarico, di riprovarci candidandosi come consigliere comunale, in modo tale da poter partecipare più utilmente al dibattito, e da poter recuperare quel senso di rispetto e cortesia che si deve a tutti i rappresentanti dei cittadini, che siano di destra, di centro o di sinistra. A proposito di scuole (e di matematica): cara Manola Di Pasquale, questo governo cittadino e’ stato eletto da un cittadino teramano su quattro: sarà nostra cura far tornare a votare quella metà dei teramani che si astenne al ballottaggio del 2018, raccontando il nulla di questa specie di centrosinistra e spiegando le nostre proposte, in modo tale da far tornare a casa sia la vostra incompetenza che la vostra scostumatezza istituzionale, condita dall’insopportabile arroganza che vi accompagna. Il Consiglio comunale potrà tornare così ad essere un luogo degno, di confronto politico amministrativo anche aspro, ma rispettoso, e di esempio per i cittadini e per i giovani in particolare.
Coordinamento dei gruppi di centrodestra al comune di Teramo