ATRI – In questo periodo, in considerazione del perdurare dell’emergenza Covid-19, la mobilità di alunni e studenti è sospesa, ma presso l’Istituto Comprensivo di Atri, diretto dalla Dott.ssa Nadia Graziani, il Programma Erasmus Plus non è fermo, bensì si adegua al momento storico attuale, è incontro, scambio, esperienza e confronto anche a distanza.
A conclusione del Progetto Erasmus Plus KA2 “Learn 4 life: active and responsible citizenship”, l’ultima LTTA (Attività di formazione/insegnamento/apprendimento), in Polonia – Sulmierzyce, si svolgerà nel periodo 22-28 Marzo 2021, in modalità virtuale.
Nell’evento saranno coinvolti complessivamente 100 alunni e docenti delle scuole partner.
Il Progetto, coordinato dalle docenti Francesca Ciarcelluti, Gaetanina Da Fermo e Giuliana Di Pasquale, vede l’Istituto Comprensivo di Atri come scuola capofila, in rete con istituti scolastici della Turchia, della Romania, della Polonia e della Grecia. In linea con gli obiettivi strategici del Programma Europa 2020 e con il documento “Indicazioni nazionali e nuovi scenari” del 22/02/2018, il progetto ha la finalità di promuovere l‘educazione alla convivenza civile e democratica, fondata su valori universali, sul rispetto di sé e degli altri, in una dimensione globale ed interculturale.
Nel corso dell’ultima LLTA i discenti e i docenti partecipanti saranno coinvolti in significative esperienze di learning by doing, di educazione alla cittadinanza attiva, per raccontare e condividere i successi di questo programma, che resta il simbolo del sogno europeo.
La lingua inglese sarà la lingua veicolare delle attività e costituirà strumento di comunicazione, di accesso ai saperi, di condivisione, di costruzione del senso dell’inclusione, dell’etica della responsabilità e della cooperazione in una prospettiva glocal.
Centro accredidato per la Certificazione Trinity, con esami in sede e beneficiario di progetti Erasmus Plus KA1 e KA2, l’Istituto Comprensivo di Atri sperimenta la mobilità virtuale, varca i confini, per continuare a promuovere, presso le nuove generazioni, il senso di appartenenza all’Europa e l’importanza della dimensione internazionale dell’educazione.