Dopo il grande successo della trasmissione dedicata alle donne, MARTEDI 16 marzo alle ore 21 torna la seguita rubrica “Il ruggito dentro la notizia” dell’emittente “Teleponte” sul tema “Commercio a Teramo: codice rosso”.
Sarà possibile seguire la puntata anche sull’Osservatore teramano, oltre che nelle prevista repliche televisive.
Il studio , con il giornalista Leo Nodari interverranno il Presidente del Consorzio Shopping in Teramo Centro Mariano De Antoniis e la Presidente uscente del Consorzio dei commercianti di Teramo Centro Daniela Ciarrocchi .
L’Abruzzo è una di quelle regioni che più ha risentito della catastrofe economica conseguente la pandemia: il commercio ne esce con le “ossa rotte” e una maglia nera pesante da digerire. Un dato che, stando al dossier “Le imprese nella pandemia” elaborato dalla Confesercenti, indica un decremento sul territorio regionale di 400 attività per commercio e moda. L’analisi statistica che vede il commercio abruzzese listato a lutto fa riferimento al periodo che va dal lockdown di marzo 2020 a marzo 2021: è un bollettino di guerra.
Il commercio in centro città rischia di sparire. Anche a Teramo la crisi del commercio si fa sentire e morde forte. Se a Natale gli acquisti hanno dato un minimo di respiro alle attività, già duramente falcidiate dalle restrizioni della zona rossa, ora perdurando le restrizioni il calo generalizzato delle vendite torna a preoccupare i commercianti di Teramo. E soprattutto i negozi de centro storico. Meno quelli del Centro commerciale Gran Sasso nonostante i tanti negozi chiusi e le numerose limitazioni presenti in quelli aperti. E comunque siamo lontani anni luce dai numeri degli scorsi anni.
Le prime attività commerciali cominciano ad abdicare davanti alla pandemia. Le misure stringenti di contenimento e di distanziamento non permettono un lavoro agile e dunque si preferisce attendere giorni migliori. I ristori non arrivano e se arrivano non sono sufficienti, e non sono state bloccate le scadenze fiscali.
Sono insufficienti le misure adottate finora dal Governo a sostegno dell’economia e delle imprese, che hanno ricevuto una media di 3mila euro di indennizzo.