TERAMO – E’ un ampio partenariato quello del progetto europeo “A_GreeNet” del programma Life: sono presenti la Regione Abruzzo, i Comuni di Ancona, San Benedetto del Tronto – l’ATS Città della Costa teramana, Pescara, l’associazione Legambiente, l’Università degli Studi di Camerino, Res Agraria. Migliorare l’ambiente urbano, aumentando le aree verdi e preservando la flora autoctona, è uno degli obiettivi di A_GreeNet che intende contrastare i mutamenti climatici alzando il livello di conoscenza su un tema diventato strategico a livello planetario e incentivando la realizzazione di foreste urbane, giardini verticali, orti anche in ambienti molto urbanizzati. Complessivamente è previsto un investimento di circa 3 milioni e 600 mila euro; 461 mila euro sono destinati ai sette Comuni della costa teramana (Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova, Roseto, Pineto e Silvi) e 280 mila euro serviranno per la rigenerazione delle pinete storiche di Alba Adriatica, Pineto e Silvi.
La Provincia partecipa con il settore Pianificazione del territorio, con un significativo contributo sulla realizzazione degli strumenti di pianificazione e progettazione e il coordinamento delle attività dei Comuni della costa teramana. Complessivamente, si prevedono nuove aree verdi per 38 ettari, pari almeno al 20% della superficie prevista nei piani urbanistici vigenti: si calcola che questo risultato porterà ad abbassamento temperature di 4-10° (nelle vicinanze degli interventi); abbattimento CO2 di circa 21.639 ton/anno; riduzione malattie cardiovascolari e respiratorie del 5-10%. La gestione della rete di aree verdi, fra le Marche e l’Abruzzo, avverrà attraverso un Contratto di Forestazione (già previsto nel Piano territoriale della Provincia) cui aderiranno le due Regioni, le quattro Province e i 15 Comuni partners. Del Contratto entrano a far parte anche 22 tra ordini professionali ingegneri / architetti / agronomi / medici e associazioni di categoria. La Regione Abruzzo gestirà l’Osservatorio dei cambiamenti climatici. Infine ma non da ultimo ci sono 600 mila euro (bandi a sportello) per investimenti da parte dei privati che potranno partecipare con dei progetti.
“L’aspetto più significativo è la capacità dei Comuni di ritrovarsi e progettare insieme con la Provincia che riscopre quel ruolo di pianificazione e coordinamento che gli è proprio. Le emergenze che hanno contrassegnato gli ultimi anni hanno avuto un effetto devastante sui territori e hanno costretto le amministrazioni locali a continui interventi di emergenza o riparatori – spiega Lanfranco Cardinale, consigliere delegato all’urbanistica e alle politiche europee – con progetti come questo si torna a pianificare in chiave di prevenzione e miglioramento ambientale che, soprattutto in questo specifico caso, si traduce in un aumento complessivo della qualità del paesaggio e della salute. Nelle prossime settimane la Provincia approverà anche la Rete Ecologica che diventerà parte integrante del Piano territoriale: l’individuazione del sistema interconnesso di habitat, di cui salvaguardare la biodiversità, ponendo quindi attenzione alle specie animali e vegetali potenzialmente minacciate. Naturalmente è fondamentale che i Comuni recepiscano tutte queste indicazioni nei loro Piani Urbanistici, nei regolamenti edilizi e nei capitolati delle opere pubbliche. Mai come ora, dopo i numerosi che hanno sconvolto il Centro Italia terremoti e la pandemia, vi è la necessità di un deciso cambio di passo. La riconversione ecologica è talmente urgente e necessario che ha un Ministero di riferimento: con il Recovery Fund l’Europa destinata la maggior parte della dotazione economica agli investimenti strutturali di pubblico e privato”.