TERAMO – Una partita valida sotto il profilo agonistico e, probabilmente, anche tattico.
Di fronte due formazioni diverse, con organici diversi e con quello ospite superiore e più completo. Ci si sarebbe aspettato di più dall’undici di Calabro (che ascolterete nel post-partita – ndr) che però non ha scaldato una sola volta i guanti di Lewandowski; non va però sottovalutata la prestazione del Teramo che, almeno nel primo tempo, ci ha provato, anche in più di una circostanza, lasciandosi preferire anche per una marcata evidenza.
Ovvio che il poco peso offensivo è superincidente, ancor di più se sei privo pure di Bombagi, il quale, per caratteristiche offensive, è decisamente preferibile a Mungo. Ci ha provato, l’ex cosentino, a fare il vice, ma non c’è riuscito, pur con tutta la buona volontà espressa. Altre soluzioni, d’altrone, non ve n’erano, a allora si è puntato sugli inserimenti di Costa Ferreira, soprattutto, e di Ilari e Santoro. Per metà gara, lo ripetiamo, si era anche accesa la speranza… poi, in realtà, scemate anche un po’ di forze e con un Catanzaro ridotto in dieci nell’ultimo quarto d’ora e quindi anche più coperto, è stato più difficile riuscire a rendersi pericolosi. Si è avuta netta la sensazione che, giocando fino a domani, sempre 0-0 sarebbe finita; così è stato.
Resta la buona prestazione di squadra dei biancorossi, ancora una volta vittoriosi in mediana, dove Santoro continua a primeggiare anche in una domenica non tra le sue migliori in assoluto. Bene Arrigoni ma anche dietro Diakite e Vitturini sono da sufficienza piena, con Trasciani in crescendo con il passare dei minuti (lo ammetterà anche lui, definendo il suo approccio alla gara un “limite” attuale – ndr).
I cenni di cronaca si limitano ad un paratone di Di Gregorio su Costa Ferreira al 17° minuto della prima frazione ed altri spunti, sempre e solo del Teramo, con lo stesso Costa Ferreira e con Mungo; a tempo scaduto, al quarto di recupero, con Santoro.
Troppo poco per vincere, ma c’è tanto da considerare in maniera positiva. La gara prossima di Catania (sabato alle ore 12:30) dovrà dare risposte in tal senso, risultato finale a parte che sarà.