TERAMO – Avremmo gradito un epilogo diverso alla vittoria limpida e strameritata del Teramo sulla Paganese (2-0), con la squadra biancorossa che si è vista espellere Piacentini (è scivolato due volte, una per tempo, per dover fare ricorso a due falli da giallo) ed ammonire, più che stupidamente, a gara finita e stravinta, Bombagi, che era diffidato e che salterà Catanzaro.

A posteriori è sempre facile fare analisi, ma almeno il rosso di Piacentini poteva essere evitato, se si fosse fatto ricorso a Soprano, magari alla fine del primo tempo. Non azzardiamo che l’ingresso in campo di Mungo avrebbe anche potuto prevedere l’uscita dello stesso Bombagi, perché vogliamo credere che Pinzauti, il migliore in campo con Santoro, non era più al 100%, altrimenti mai come oggi sarebbe dovuto restare in campo.

Siamo partiti dall’epilogo dopo aver ritrovato, soprattutto nel primo tempo, il Teramo dei giorni migliori; forte, aggressivo, con i due centrali davanti alla difesa, Arrigoni e Santoro, a spadroneggiare in mezzo e con la squadra che, dopo aver sbloccato la partita con Ilari al 18° del p.t.(sesto centro personale su un cross del solito assist-man Costa Ferreira, con controllo in piena area e conclusione imprendibile) va al tiro diverse altre volte, senza mai patire l’avversario. Al 23° Bombagi fa da preludio al raddoppio su un cross di Arrigoni rimesso in area, di tacco, da Ilari e con una conclusione che si perde sul fondo: arriva, comunque, al 26°: la butta dentro anticipando tutta la difesa dopo una spunto irresistibile di Pinzauti sulla fascia sinistra, il quale lascia lì il difensore prima di confezionare il migliore degli assist.

La Paganese non c’è ed il Teramo dà l’impressione di poter dilagare: al 33° Bombagi gira alto di testa, tre minuti più tardi fa altrettanto Pinzauti e al 44° sempre Bombagi conclude dal limite, sfiorando il 3-0 che ci sarebbe stato tutto.

Nella ripresa il Teramo parte altrettanto bene. Dopo 8 minuti Santoro (che partita la sua!), palla al piede, si incunea in verticale nel cuore dell’area e potrebbe anche concludere, ma preferisce darla indietro con la difesa che libera. Al 13° il Teramo va ancora vicinissimo al 3-0: lo avrebbe meritato come non mai, Pinzauti, che fa tutto benissimo e si presenta solo davanti a Baiocco per superarlo con un diagonale che, però, fa la barba al palo: questione di millimetri.

Comincia la girandola delle sostituzioni ma per aspettare il primo tiro nello specchio della porta teramana bisogna attendere il 25°, quando Onescu ci prova dalla distanza, chiamando in causa Lewandowski, per il resto rimasto inoperoso.

Al 28° Bombagi potrebbe realizzare la doppietta su un’iniziativa del sempre presente Santoro (forse toccato per un probabile rigore), ma calcia alto da buona posizione.

Poi la parte meno bella della bella gara: al 34° il secondo giallo a Piacentini (evitabilissimo se fosse stato sostituito, come probabilmente doveva essere) e, a tempo scaduto, la stupidissima ammonizione a Bombagi che era in diffida: si è vero, prima o poi sarebbe accaduto, ma non in questo modo e non nell’imminenza di Teramo-Catanzaro!