ATRI – “Alla lettera aperta che il Sindaco Ferretti ci ha voluto dedicare con tanto ‘rispetto’, noi del PD di Atri vogliamo rispondere con una cartolina così gli sarà più facile leggerla per la sua sintesi e brevità, sapendo quanto egli sia affaccendato in mille problemi in un paese ridotto a 10.282 abitanti che diminuiscono di anno in anno”. Così, in una nota, il Circolo atriano del Partito Democratico che risponde, punto per punto, a quanto espresso nei giorni scorsi dal primo cittadino in una lettera aperta. “Sinceramente riteniamo avvilente il suo intervento e siamo stati tentati di non rispondere, ma sentiamo il dovere di dire la nostra appunto in un momento di grande difficoltà per tutti. Un Sindaco che vuole e deve essere democratico, non può affermare che ‘non vuol parlare con i civici’. Un Sindaco non può scegliersi la minoranza. Un Sindaco lo è di tutti o di nessuno. E’ inaccettabile questa specie di discriminazione che ripropone un vecchio e stantio giochetto per i gonzi tendente a dividere l’opposizione che ad Atri è formata dal PD, 5Stelle, Atri Civica e Rinascimento Atriano, così definiti nei Gruppi consiliari. Piuttosto Lei a quale Partito e formazione politica appartiene, se la domanda è lecita? Dove si è schierato o aspetta di schierarsi? Perché francamente non lo abbiamo capito e la cosa non è indifferente per i cittadini che l’hanno votata, mentre la Sua Giunta sprofonda sempre più a destra che più a destra non si può. Noi del PD, nonostante le ‘sciocchezze’ presunte che Lei ci addebita, continueremo a batterci per l’ingresso del nostro Ospedale nel Piano Pandemico” e per “la riapertura dei reparti chiusi per fronteggiare l’emergenza Covid e l’aumento del personale addetto”.
“Il Consiglio Comunale Le ha affidato un documento politico unitario che anche Lei ha firmato – continua la nota PD – e che risolve per sempre questo problema della conversione e riconversione dei reparti. Questo balletto indegno, questo spreco di denaro ed energie, questo modo di denegare la salute spargono confusione tra gli operatori della struttura e la popolazione. Lei denota una mentalità e un atteggiamento politico servile. Ci scherza e se ne vanta, buon per Lei! Ma questo atteggiamento non consente ad Atri di cimentarsi degnamente e all’altezza con le battaglie che si combattono oggi. Lei ripete pedissequamente quello che i suoi amici alla Regione e alla Asl le ammanniscono senza alcun distinguo o spirito critico. Lei, in fondo, ci chiede di non insistere, di non disturbare il manovratore”.
“Secondo Lei dovremmo essere solidali con Giulianova e il suo Sindaco. Noi siamo solidali con tutti i Comuni e Sindaci d’Italia che si trovano in difficoltà, non solo con lui. Non comprendiamo questa uscita, vedremo. Le riproponiamo, invece, il Suo ruolo che non vuole assumere, cioè quello del Comitato dei sindaci del nostro Comprensorio (Atri, Pineto, Silvi ecc.). Perché non lo fa? Ci sono impedimenti? Non sa lavorare con chi la pensa diversamente? Qualcuno glielo impedisce? Su, coraggio! Il Suo ruolo e la Sua persona ne uscirebbero irrobustite ed anche il Suo spessore politico. Vede? Nonostante tutto Le diamo dei buoni consigli! Ma la Sua cecità, la Sua inconsapevolezza, la Sua mancanza di visione politica Le fanno danno. Faccia uno sforzo in più, esca dal suo isolamento e da quello nel quale avete sprofondato la nostra Città”, conclude il PD di Atri.