TERAMO – Provaci ancora Diavolo. Andiamo a Castellammare con la convinzione di invertire questa serie negativa. Sarà così difficile tornare alla vittoria? Lo abbiamo fatto con il Bari e non possiamo averlo dimenticato. Non vorremmo più sentire parlare, però, di “processo di crescita”: qui si continua a perdere, e con le sconfitte non si cresce, ma ci si abbatte… Non vogliamo più sentir dire che l’esito di una partita non dipenda soltanto da noi o che non sia controllabile: il risultato, infatti, va inseguito, evitando di commettere errori. Dipende anche da noi, quindi, forse molto più di quanto si pensi. In caso avverso si lanciano messaggi sbagliati, soprattutto alla squadra.
Noi siamo per il “volli, sempre volli, fortissimamente volli” di Alfieri-memoria, ma al solo fine di vincere o di provare a farlo fino alla fine di ciascuna partita, fermo restando che Massimo Paci rimane un ottimo allenatore. Ha lavorato benissimo per un quarto di torneo e nel prossimo futuro, ne siamo certi, tornerà a fare bene, proprio come gli compete. Non è corretto, pertanto, scaricare ogni “colpa” su di lui: lo hanno “disarmato” e ha dovuto accettare, rispondendo “obbedisco”, nella certezza che abbia patito determinate decisioni. Questa situazione creatasi è figlia di altri padri.
Detto ciò, passiamo a parlare della Juve Stabia. La squadra di Pasquale Padalino è formazione che cerca di imporre il proprio gioco, sia in casa che fuori. In classifica, con la vittoria di Cava, ha raggiunto il decimo posto, utile per i play-off. Ha 33 punti, frutto di 9 vittorie, 6 pareggi e 9 sconfitte, delle quali 5 in casa, dove ha racimolato 20 punti con 6 vittorie. Nell’ultima gara interna ha perso con l’Avellino (0-1) immeritatamente, giocando bene. Nel corso del campionato ha variato più moduli, ma ultimamente schiera il 3-4-3. Contro gli irpini, davanti al portiere Russo (25), ha giocato centralmente con il danese Troest (20) che vanta un passato in B con Varese, Atalanta, Novara e Parma. Braccetto di destra è Esposito (28), destro di piede, alto 188 cm., di sinistra Elizalde (4), 183 cm., uruguaiano dalle ottime prospettive, proveniente dalla primavera del Pescara. In fascia destra spinge Garattoni (5), centrocampista esterno ma all’occorrenza terzino. I due mediani sono: centrale destro, con compiti di regia, Berardocco (14), ex Sud Tirol, Pescara e Samb. E’ un mancino bravo nella fase di filtro e nel rilancio dell’azione, mentre centrale sinistro è Vallocchia (21), mancino puro, mezzala che si inserisce e che è in possesso di un gran tiro da fuori. Sulla fascia sinistra opera, come esterno di attacco, Rizzo (3), ex Cittadella e Trapani in B; spinge molto e all’occorrenza funge da ala. In attacco, a destra, schiera Orlando (11), ex Samb e Vicenza in serie B, all’occorrenza anche ala sinistra. Alto 168 cm, quindi piccolo e rapido, molto veloce, mancino. Il centravanti è Borrelli (29), 194 cm., ex Cosenza e primavera del Pescara: è un piede destro ma lento. Sul centro sinistra, a sostegno, agisce l’esperto Marotta (10), 180 cm. di altezza, 35 anni, è vero, ma sempre valido: ex Vicenza, Siena, Bari in serie B, con 433 presenze e 144 reti. Nell’ultima gara vittoriosa, a Cava dei Tirreni, la Juve Stabia si è schierata con Russo tra i pali, Esposito, Troest ed Elizalde in difesa; Scaccabarozzi (8), anche ala sinistra che spinge molto con centrali Berardocco e Vallocchia e Rizzo a sinistra. In attacco a destra Fantacci (33), un’ala dalle grandi accelerazioni, veloce, mancino vellutato, uomo assist pericoloso nelle ripartenze perchè rapido ed in possesso di un buon dribbling nell’ uno contro uno. Un vero valore aggiunto. Ala sinistra Orlando (11).
Altri elementi: Caldore (24) e Mule (13) difensori centrali, Suciu (30) centrocampista centrale, Iannoni (15) mediano, Cernigoi (32) attaccante mancino con buona accelerazione palla al piede e bravo nelle spizzate aeree, Guarracino (17) ala sinistra, Ripa (18) punta centrale e poi c’è il figlio d’arte Mastalli (7), mezzala destra o sinistra, gioca tra le linee, rapido e uomo assist: al momento è infortunato. I loro uomini gol: Orlando 4 reti, Berardocco e Mastalli 3, Fantacci 2.
Come li affronterà il Teramo? Un auspicato 4-3-1-2 ci permetterebbe di avere un uomo in più a centrocampo ed un uomo tra le linee, una situazione che creerebbe problemi alla loro difesa a tre, ma queste restano nostre disquisizioni che lasciano il tempo che trovano – Arrivederci alla prossima – Diego Di Feliciantonio –