TERAMO – Dietro lo strapotere della Ternana stanno decollando in tante per un posto al sole; l’Avellino su tutte e a ruota il Catania ed il Catanzaro. Cercano di non perdere la scia, il Palermo, la Juve Stabia ed il Foggia, con la Casertana che trasloca alla sinistra della classifica, battendo il Teramo, che sprofonda verso il limbo dell’anonimato.

Passando ad esaminare le gare, il Catania di Raffaele batte di misura una Virtus Francavilla coriacea e solida, che negli ultimi tempi sta perdendo più colpi: resiste fino al 76° ma poi un rigore di Dell’Oglio per atterramento di Golfo, ad opera di Sparandeo, la condanna alla sconfitta. Un Foggia con molti assenti perde contro un Catanzaro solido e consapevole del proprio valore, che gli rifila un uno-due firmato Di Massimo e Carlini, ridimensionandone le pretese: finisce 0-2.

Finalmente si è visto un Palermo brillante, anche se il Bisceglie lo ha costretto a rincorrere; i pugliesi erano andati in vantaggio con Rocco dopo 7 minuti, facendosi raggiungere da Lucca al 14° per poi farsi superare da Luperini al 37°, con una rete di testa su cross di Santana. A sei minuti dal termine il colpo di grazia firmato ancora da Lucca, ieri davvero “super”, il quale, districandosi in area, chiude la pratica (3-1). Dopo la vittoria di Bari, la Viterbese vince ancora, ottenendo il terzo successo consecutivo con una rete di Murillo, di testa, su cross di Baschirotto, al 67°, sbarazzandosi così di una Cavese volitiva, o poco di più: da “cavallino da calesse” si sta trasformando in  un “superbo stallone”. Per la Cavese si fa sempre più dura, mentre l’Avellino non si ferma più. Espugna Castellammare di Stabia con una rete di Maniero al 69°: nelle ultime 8 partite, 6 sono state le vittorie per gli irpini e 2 i pareggi, con i padroni di casa che perdono ancora. Si battono bene, è vero, ma rimangono in dieci per l’espulsione di Mule subendo il primo goal dopo sei minuti dal “rosso”, restando così sospesi, tra il limite dei play-off ed il limbo.

Sprofonda la Vibonese a Pagani, contro una squadra con “gli occhi della tigre”, che battaglia con ardore ed alla fine vince una partita vitale per la salvezza. Nella ripresa, al vantaggio ospite di Pescia al 48°, rispondono al 49° ed al 55° Squillace e Diop; calabresi in caduta libera. E chi lo avrebbe mai ipotizzato?
Il Monopoli batte la Turris (3-1) continuando la lenta risalita dopo il pari di Teramo. Segnano Soleri e De Paoli nel primo tempo e triplica Paolucci nella ripresa, con Giannone che addolcisce la pillola per i suoi, sul finire. Corallini in caduta libera, forse anche con i freni rotti: appena 3 punti nelle ultime 7 partitecon 4 sconfitte e 3 pareggi.
E siamo a Casertana-Teramo. Finisce in gloria per i rossoblù di Guidi, ma la neve, Vitturini e Costa Ferreira ci hanno messo del loro. Parlando tatticamente della gara, le due squadre si sono disposte a specchio, entrambe con il 4-3-3; biancorossi in difesa con Vitturini a destra, Trasciani centrale destro, Piacentini centrale sinistro e Tentardini a sinistra. Vitturini avrebbe dovuto occuparsi di Turchetta, soffrendolo terribilmente e costringendo un ottimo Trasciani a chiudere spesso sull’esterno rossoblù. Nella stessa zona si proiettava, a volte, anche Cuppone, che era però ben tenuto da Piacentini anche se, nei primi minuti, il rossoblù, imbeccato in campo aperto, si è fatto ribattere il tiro da un ottimo Lewandowski. A destra Tentardini si è occupato di Rosso ed in mezzo al campo, entrambe disposte con il triangolo rovesciato, Arrigoni da una parte e Santoro (il loro) che si guardavano a distanza, liberi entrambi di impostare, anche se il rossoblù lo ha fatto sin troppo… Alla destra di Arrigoni il nostro Santoro si è abbinato ad Icardi mentre alla sua sinistra, Ilari, ad Izzillo. In avanti, sulla destra, Bombagi era marcato da Del Grosso che ne limitava la spinta con Pinzauti che era preso in consegna dal centrale sinistro Carillo e dal centrale destro Konate, divenuto un “aiuto”: l’impalpabile Costa Ferreira era preso in consegna da Hadzianovic, che però provava a spingere in fascia come da propria caratteristica. Il Teramo non sfigurava ma poi, all’ improvviso ,nello spazio di pochi minuti, Vitturini si fa cacciare per doppia ammonizione. Aspettavamo subito l’entrata di Diakite e l’esclusione di un Costa Ferreira “non pervenuto”, fino a quel momento, ma Paci lo collocherà in difesa, nella ripresa, nella zona di Turchetta che è “punta punta”, disponendo i suoi con il 4-3-2 e con Bombagi e Pinzauti davanti. Inizia a nevicare e cambia tutto, poi Costa Ferreira combina la “frittata” (uno con  la sua esperienza… – ndr) con Cuppone che  intercetta, appostato come una faina, trafiggendo Lewandowski.
Il Teramo reagisce con il cuore, trascinato da Arrigoni e da Santoro e replicando ai locali, che vanno in ambasce soffrendo questa reazione del diavolo. L’uomo in più della Casertana non si evidenzia, perché perdono un uomo nel 4 contro 2 in difesa (in quattro a marcare Pinzauti e Bombagi mentre il Teramo difende in 4 sulle loro tre punte. Il Teramo le prova tutte: al  60′ esce Pinzauti per Birligea e la squadra ne guadagna con una buona occasione del neo entrato. Non condividiamo però, il cambio di Bombagi a dieci minuti dal termine per un “bimbo esordiente”. Un giocatore esperto come lui dovrebbe sempre rimanere in campo, almeno per eventuali punizioni. A dieci dal termine, perso per perso, avremmo tolto un difensore per un attaccante: una sorta di 3-3-3 (uomo contro uomo) con continue palle lunghe a saltare il centrocampo, attaccando le seconde palle. Certo, sarebbe stato rischioso, ma attuabile. Avremmo perso lo stesso ma le avremmo tentate tutte. Il loro 2-0 non conta, sull’espulsione di Piacentini la partita è finita lì ma noi non accettiamo che si perda la testa in questa maniera.
È un segnale negativo; peccato, perchè il pareggio ci poteva anche stare. In fondo i ragazzi hanno profuso il massimo di loro stessi.
La situazione, adesso, si sta complicando e con il Potenza vincere sarà tassativo. Arrivederci alla prossima – Diego Di Feliciantonio