TERAMO – Tutte in fila, un gruppetto di sei formazioni racchiuse in 6 punti a fare a sportellate per accaparrarsi i posti migliori nella auspicata griglia play-off; è un campionato senza avversari per la Ternana con il Bari che perde in casa (0-1) con la Viterbese per una rete di Murillo all’83°. Auteri, nell’anticipo delle ore 12:30, rinnega il 3-4-3 optando per il 3-5-2 ma la notte è stata ancora più fonda, per l’ex armata biancorossa.

Nelle partite del pomeriggio l’Avellino ne approfitta superando il Palermo per 1-0, con rete di Silvestri al 51°, portandosi ad una sola lunghezza dal secondo posto, mentre una Cavese rigenerata, liquida con autorevolezza la Paganese (1-0) con una rete di Gerardi al 3° e si porta sempre più fuori dall’inferno. Pareggia la Turris contro il volitivo Bisceglie, non più con Bucaro, esonerato in settimana e sostituito dallo stagionato Papagni (64 anni): finisce 2-2, con gli ospiti in vantaggio per 2-0 fino all’80° (Altobello e Cittadino) prima che, negli ultimi 6′, subiscano le reti di Giannone e di Persano. Cade il Francavilla contro la Juve Stabia dopo la bella serie di risultati positivi. I campani finalmente cominciano a dimostrare il loro potenziale, inserendosi nella zona nobile vincendo a tre minuti dal termine con una rete di Orlandi. Nei due posticipi delle 17:30, il Potenza perde di nuovo (0-1) contro il Foggia, malgrado l’arrivo di Gallo, ex allenatore della Ternana che avrà un compito davvero arduo: per i satanelli in gol Del Prete. Nella gara delle 20:30 il  Catanzaro, con tanta sofferenza, riesce a battere,  con una rete di Carlini al 78°, una Vibonese che, nelle ultime gare, ha dilapidato tutto il ben fatto nel girone di andata: Ternana-Casertana è in programma oggi mentre ha riposato il Catania.

Eccoci a Teramo-Monopoli, finita 1-1 al termine di una contesa disputata a buoni ritmi. Il Teramo si è schierato con un 4- 3-3 molto strano e camaleontico, difficile da leggere; il Monopoli con il solito 3-5-2 ,con Riggio, Bizzotto e Nicoletti (poi Mercadante) su Pinzauti centrale e Bombagi a sinistra. Sulle fasce Zampataro é dovuto rimanere “basso” per vedersela con CostaFerreira che, agendo sulla treuqarti sx, creava lo spazio per i continui inserimenti di un Tentardini infaticabile, sul quale risaliva lo stesso Zampataro con l’aiuto di Paolucci.
A sinistra Guibre ha creato grattacapi ad un Diakite che, troppo spesso, si sbilanciava, costringendo Soprano a scalare in copertura con slittamento di Piacentini e Tentardini verso il lato forte. Centralmente Soprano e Piacentini se la vedevano con Bunino sul centro dx e Starita dall’altra parte, aiutati dai due esterni bassi. In mezzo al campo, versante  Teramo, si sono create inizialmente le coppie Santoro-Paolucci a destra con Viero-Piccinni a sinistra e con Arrigoni a misurarsi con Vassallo, a distanza. Subito schermaglie tattiche tra i tecnici: Scienza, dopo pochi istanti, ha cambiato, preferendo spostare il rapido Paolucci a destra, su un Viero particolarmente lento. Poi, per non dare libertà di spinta a Santoro, gli ha appiccicato Piccinni, marcatore e corridore che, almeno nel primo tempo, ha disinnescato l’ex palermitano.
Paci ha replicato non accettando la marcatura Paolucci-Viero, troppo compassato il nostro per la rapidità dell’altro: Arrigoni si è dovuto spostare sulla sinistra prendendo in marcatura Paolucci ma perdendo il governo del centrocampo e trovando finalmente un posto utile a Viero, nella zona di Vassallo che era bloccato. Tutto ciò (ma non ce ne voglia nessuno) per rincorrere questo benedetto minutaggio che ci ha portato a snaturare Arrigoni e le nostre geometrie di base…
Non si può inficiare una gara (con Mungo infortunato e Ilari “riposatissimo” in panchina) con un ragazzo di belle speranze che però non é ancora pronto: a nostro avviso abbiamo regalato un tempo agli avversari. Poi, con l’infortunio di Soprano, é entrato Cappa (che a noi piace) che é andato a fare l’esterno alto a destra, con Bombagi a sinistra e con Costa Ferreira in difesa, a destra e Diakite centrale. Nella ripresa ancora spostamenti: fuori Viero e dentro Trasciani centrale con Piacentini e Diakite nuovamente esterno basso destro: Cappa è davanti a lui con Tentardini a sinistra a spingere e con Costa Ferreira che ritorna trequartista (poi sostituito sul finire da Ilari). Bombagi è più vicino a Pinzauti con l’avversario che è rimasto invariato, cambiando le due punte Bunino e Starita con De Paoli e Soleri ed il metodista Vassallo con il pari ruolo Juliano. Il Monopoli non ha rinunciato mai alle proprie geometrie, in realtà. Noi siamo certi che Massimo Paci abbia voluto muovere così tanto le sue pedine per cercare di vincere, ma onestamente vedere Costa Ferreira cambiare tre ruoli, da ala o quasi sulla sinistra a terzino sulla destra e poi trequartista, sa tanto di elemento insostituibile, ma non trovare una soluzione diversa ci lascia perplessi…
Altra cosa che continuiamo a non condividere é questo giocare, sempre e per tutto il primo tempo, sull’asse Costa Ferreira-Tentardini con Viero (davvero frastornato) senza mai sviluppare il gioco sul centro destra per coinvolgere meglio lo stesso Pinzauti: tutte le squadre ormai ci conoscono e necessitano alternative. Siamo bravi nel pressare alto, nel contropressing, nel consolidamento del possesso palla, ma poi bisogna sviluppare delle giocate negli ultimi trenta metri e, onestamente, non ne vediamo proprio. Non esiste una manovra  variegata a tutto campo; non ci sono combinazioni preconfezionate sulla trequarti: non si tira mai in porta. Non essendoci campioni, in C, non si può di certo giocare da “principi”, quindi, sempre lo stesso schema scontato e prevedibile.
Scusate l’ardire, ma questo é  quanto abbiamo visto in campo, e dispiace evidenziarlo, sapendo che il campionato è ancora lunghissimo – Diego Di Feliciantonio